






Schema per giardini di grandi dimensioni, ideale per siepe frangivento efficace in località dominate da vento forte e costante
Spesso la siepe per un giardino di riviera ha il duplice scopo di garantire riservatezza e riparo dal vento, poiché nella quasi totalità delle località marine è proprio il vento il problema principale. Occorre quindi scegliere piante che si sviluppano velocemente in altezza e che garantiscano compattezza tutto l’anno. Inoltre, devono essere resistenti alla salsedine e alla siccità, ora sempre più a causa della progressiva carenza di acqua. Altro elemento da non sottovalutare è la manutenzione, servono infatti arbusti a bassa manutenzione, dato che molte abitazioni in riva al mare vedono la presenza dei proprietari solo nel periodo estivo o durante le festività. Rispondono a tutte queste caratteristiche solo le piante rustiche.
La siepe mista per un giardino in riva al mare deve essere formata da piante forti e robuste. Il volume della siepe sarà in funzione delle esigenze del giardino, ma affinché la siepe sia anche un’efficace barriera contro il vento non basta un’altezza adeguata, infatti l’azione di deviazione del vento inizia già sopravvento alla siepe (anche 3-5 volte l’altezza) e la riduzione della velocità nella parte sottovento è molto più estesa, anche 15 volte l’altezza. Sottovento ad una siepe alta cinque metri, si forma una fascia protetta che può arrivare a 50-70 m.
Inoltre la funzione frangivento è svolta con maggiore efficacia quando la siepe non è eccessivamente fitta, l’ideale è una siepe con un’apertura della chioma del 30-40%. In questo modo si favorisce un’equilibrata ripartizione del vento che in parte supera la barriera della siepe, e in parte l’attraversa, così da evitare una sorta di turbolenza che ridurrebbe la zona protetta.
Elaeagnus x ebbingei
Arbusto ideale per il clima marino che unisce alla bellezza del fogliame, persistente e coriaceo, lucentezza e fiori profumati bianco-rosati e piccoli frutti rossi autunnali. Non supera i due metri di altezza e il portamento vigoroso e denso garantisce protezione e riparo. Ama il sole e il terreno fertile e poco calcareo, ma sa adattarsi ad ogni situazione, anche alla mezz’ombra. Sopporta egregiamente le potature drastiche.
Hibiscus syriacus ‘Oiseau Bleu’
Cultivar di ibisco tra le più resistenti al freddo invernale, adatta anche a pianure in clima continentale. Porta i suoi fiori grandi lillà-blu, simili a quelli della malva (infatti è una Malvacea), quasi tutta estate, da giugno a settembre inoltrato. Le ramificazioni robuste, coperte di foglie caduche, formano un cespuglio abbastanza eretto e folto. Non necessita di potature regolari ed è poco suscettibile ai parassiti.
Tamarix ramosissima
Amante del mare e della salsedine, è una pianta da spiaggia che il vento e il salino non sembrano intaccare. I fiori rosa sono piccoli e riuniti in grandi spighe erette, in giugno luglio. Per mantenere folta e compatta la vegetazione occorre potare a fine inverno. Si adatta a tutti i terreni tranne quelli calcarei.
Teucrium fruticans
Con questo arbusto non mancherà l’aroma, e la fioritura blu lavanda si protrarrà dalla fine della primavera all’autunno. Il fogliame è grigio bluastro, sempreverde e molto compatto. Il suo habitat preferito è proprio in riva al mare, sopportando benissimo sia la salsedine che il vento. Non supera mai il metro e mezzo, si impiega per siepi basse oppure in associazione ad altri arbusti.
Arbutus unedo
Ovvero il corbezzolo, pianta tipica della macchia mediterranea. Ha portamento rigoglioso e folto, fogliame verde scuro e lucido, sempreverde e un’abbondante produzione di frutti invernali eduli, di colore rosso, molto ornamentali. I fiori si presentano contemporaneamente ai frutti e sono bianchi e campanulati. Se lasciato crescere liberamente può raggiungere agevolmente i 3-4 m di altezza. Ama il terreno ben esposto al sole e preferibilmente non calcareo.
Pittosporum tobira
Tra i pittospori è il più diffuso, un vero classico per il clima marino. Ha fogliame sempreverde e lucente, fiori bianchi molto profumati in aprile-maggio, tollera le potature, si adatta alle più disparate condizioni e ha un’ottima resistenza al vento salmastro. Ha portamento regolare e compatto, se non è potato raggiunge i tre metri di altezza.
Al momento del trapianto, verificare la struttura del terreno, se la tessitura è molto sabbiosa, aggiungere nella buca una percentuale di humus e un po’ di torba. Evitare di posare sul fondo del materiale drenante.
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