





Legenda:
1) Taxus baccata ‘Fastigiata’
2) Caryopteris x clandonensis
3) Hyssopus officinalis
4) Cerastium biebersteinii
Se mai si dovesse eleggere il re del giardino, perché la regina si sa è la rosa, io proporrei il Taxus baccata ‘Fastigiata’ o quello che Vita Sackville West definisce il tasso irlandese (Taxus baccata ‘Stricta’). E’ lui il vero “punto esclamativo” del giardino. Durante i miei corsi di giardinaggio, per fare in modo che il concetto venga ricordato, amo rapportare la creazione di un giardino a quella di un bel racconto. In ogni romanzo o racconto ben strutturato c’è un inizio intrigante, una fine da ricordare e ovviamente una parte mediana (trascinante) con pochi e calibrati punti esclamativi. Nel giardino si possono applicare gli stessi stratagemmi: alcuni colpi di scena importanti, momenti, situazioni, che devono essere sottolineati. Per farlo, utilizzo piante di assoluta bellezza e sobrietà, ma anche “autoritarie”. Loro, solo con la forma austera, compatta e slanciata, concentrano gli sguardi e fanno in modo che tutto ciò che è loro intorno acquisti importanza. Di situazioni simili ne possiamo ideare molte, ma questa vuole essere un connubio tra anarchia e rigore, per dimostrare che tra piante si può andare benissimo d’accordo quando al comando vi è una personalità forte come il nostro Taxus. La regola del giorno vuole però che non siano molti a governare nello stesso giardino, quindi i “punti esclamativi” vanno dosati, altrimenti il racconto sarà un continuo sobbalzare e le situazioni perderanno d’importanza.
Il tasso che consigliamo è appunto fastigiato, che vuol dire stretto e alto, la forma dei cipressi per intenderci. Ovviamente il tasso che andiamo ad acquistare non può avere grandi dimensioni, visto il costo degli esemplari maturi, quindi ci si accontenta sicuramente di piante che abbiano un’altezza compresa tra uno e due metri, il tempo farà il resto. Il fogliame scuro e lucido rappresenta un vestito elegante che va accompagnato da qualche suddito sufficientemente brillante e magari dalla forma sferica.
Un trio di Caryopteris x clandonensis possono a buon diritto affondare le loro radici in compagnia del tasso. Comunemente osserviamo il tasso insieme alle conifere nane e all’erica, ma questa volta vogliamo proporre qualcosa di più originale che sappia rallegrarci per molti mesi con la presenza di fiori e foglie colorate, e il Caryopteris, con la sua ricca fioritura blu intensa dalla fine dell’estate all’autunno, pare proprio fare il caso nostro. Questo arbusto inoltre si è dimostrato robusto e capace di superare senza troppi patemi d’animo le estati più siccitose e gli inverni con molta neve e freddo, per lui è sufficiente una regolare potatura corta a marzo, per stimolare il ricaccio di nuovi germogli che al termine della crescita estiva si ricoprono di tantissimi fiori. Le tre piante di Caryopteris non devono assolutamente chiudere il tasso in un abbraccio opprimente, ma lo devono solo affiancare.
Rimaniamo sul blu e ripeschiamo una vecchia conoscenza, purtroppo poco utilizzata nei giardini perché incredibilmente ritenuta di vita breve: l’issopo. Hyssopus officinalis è un’aromatica che si può utilizzare in cucina e ovviamente per la cura del corpo, ma è anche una ottima pianta ornamentale che ci offre una ricca fioritura da luglio a settembre e di un ottimo blu –viola. Siccome non supera i 50-60 cm di altezza può essere piantata in gruppo proprio ai piedi del tasso e dei Caryopteris, saranno le cure del giardiniere a fare in modo che viva a lungo e rimanga sempre bella compatta, potandola in primavera. Il terreno ideale per l’issopo è ben drenato, fertile e magari caldo e soleggiato, ciò che serve anche alle altre piante del gruppo. Necessitano almeno una dozzina di piante di issopo.
Ed ora la tappezzante, quella che conclude e rifinisce la famigliola. Scegliamone una che contrasti con il colore scuro del tasso e accompagni bene i fiori blu, per esempio il Cerastium biebersteinii, il più vigoroso e coprente dei Cerastium. Si estende rapidamente e grazie alle sue foglie ellittiche, vellutate e intensamente grigie è quanto di meglio per l’abbinamento di colore che cerchiamo. Come le altre, ama il terreno fertile ma senza ristagni, il sole e la vicinanza di piccoli arbusti. Tra i loro piedi finirà per cacciarsi senza temere di essere schiacciato, con la fierezza dei piccoli, s’intrufola chiudendo rapidamente ogni spazio lasciato scoperto e il risultato è lotta vinta in partenza contro le malerbe. Non è finita, il nostro vigoroso coprisuolo fiorisce di bianco in maggio-giugno, con tantissimi piccoli fiori candidi, una specie di nevicata tardiva.
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