

















Giardini per un mondo in movimento
I giardini del Festival di Chaumont 2007 allegri e insoliti sono l’immagine di un mondo in movimento. L’acqua, il vento, la terra, i vegetali trasformano costantemente i paesaggi, i rampicanti si allungano verso il cielo, lunghe graminacee ondulano al vento e i semi si sparpagliano intorno. Il tempo di un festival mostra visibili o impercettibili animazioni proposte dalla natura, insieme a meccanica e fantasia e forse l’arte dei giardini rifletterà questa tendenza al movimento, che oggi è nuova sorgente di creatività e il paesaggio sarà modulabile in un attimo consentendo ai viaggiatori di portare con sé i loro giardini.
“Il giardino degli alberi blu”di Christine O’Loughlin, Catherine Villefranque, e Michel Euvé (EBSG Architetti) – Francia
Il progetto nasce dall’idea di mobilità riferita al giardino apparentemente immobile. Una processione di grossi rami recisi da una tempesta fanno pensare a uomini in marcia. Come nelle favole il Mago Merlino sembra aver gettato un incantesimo sul giardino dandogli movimento, una vita diversa, quasi umana. Il blu e il riflesso nello stagno sottolineano il progressivo passaggio dalla realtà iniziale all’incanto della magia.
Piante: Agapanthus ‘Navy Blue’ – Angelica sylvestris ‘Purpurea’ – Asclepia tuberosa– Ceratostigma plumbaginoides – Coreopsis verticillata ‘Moonbeam’ – Cosmos sulphureus – Elymus arenarius – Euphorbia griffithii ‘Fire Glow’ – Foeniculum vulgare ‘Purpureum’ – Heuchera ‘Frosted Violet’ – Lavandula stoechas peduncolata – Linum perenne ‘Saphir’ – Papaver nudicaule – Polygonum ‘Dragon Fire’ – Salvia nemorosa ‘Mainatch’, Salvia patens e S. uliginosa
“Foglie di strada” di Jacques Simon e l’Espace Naturel di Lille Métropole / Jardin Mosaïc – Francia, www.lillemetropole.fr
L’Espace Naturel Lille Métropole ha pensato un giardino riferito alle migrazioni umane. Dopo un tunnel evocativo dei milioni di uomini e donne che lasciano i loro Paesi, si arriva alla piazza centrale, simbolica di Lille, a terra bagagli, mattoni spezzati, un albero con le foto e specchi che riportano ai percorsi, gli incontri, le radici lontane.
Piante:Agapanthus africanus– Akebia quinata – Angelica spp. – Aquilegia caerulea
Aristolochia macrophylla– Carex oshimensis‘Evergold’ – Clematis spp.– Cynara cardunculus – Delphinium x belladonna – Ensete ventricosum ‘Maurellii’ – Ficus carica – Foeniculum vulgaree ‘Purpureum’ – Humulus lupulus – Lavandula angustifolia – Miscanthus floridulus – Nerium oleander – Olea europaea– Phormium tenax – Phyllostachys spp.– Polygonum aubertii – Prunus lusitanica – Punica granatum– Rosmarinus officinalis – Solanum jasminoides
“Etant donné… un jardin” di Stewart Hicks, Keith Mitnick e Mireille Roddier – Stati Uniti – www.mitnickroddierhicks.com
Una striscia di paesaggio si srotola come un tappeto svolto. È un giardino “da trasporto” da installare dovunque. Al centro due specchi si guardano e curvandoci all’interno possiamo vedere ciliegi selvatici riflettersi e nel contempo formare un viale d’alberi senza fine. Il giardino oppone due tipi di composizioni paesistiche : il passeggio libero e sensibile e l’ordine geometrico del viale riflesso. Il progetto prende il nome dall’opera dell’artista Marcel Duchamp “Etant donnés” (Philadelphia Museum of Art).
Piante:Acer campestre – Acer platanoides – Alchemilla mollis – Amelanchier lamarckii– Aster divaricatus – Chasmanthium latifolium – Deschampsia caespitosa – Elaeagnus umbellata – Euphorbia x martinii – Festuca glauca – Heuchera micrantha ‘Palace Purple’ e ‘Purple Petticoats’ – Hippophae rhamnoides– Laurus nobilis – Malus toringo – Molinia arundinacea ‘Karl Foerster’ – Persicaria microcephala ‘Red Baron’- Phalaris arundinacea – Platanus acerifolia – Pyrus eleagrifolia – Salvia officinalis ‘Purpurascens’ – Stachys bizantina – Tilia platyphyllos – Trifolium spp.
“Zen’ith” di Takano Landscape Planning : Shuichi Murata, Takeki Yamashita e Fumiaki Takano – Giappone
Zen’ith ricollega al concetto d’eternità dei giardini giapponesi. Il nostro mondo va veloce ma noi non siamo padroni del tempo che continua il suo corso senza alcuna influenza da parte nostra. Due movimenti animano questo giardino d’eternità: lo scorrere ininterrotto dell’acqua e il passaggio incessante del sole. Seduti ai piedi di uno dei piloni si assiste al passaggio del tempo con il progressivo allungarsi delle ombre, l’interno dello spazio circolare, cuore del movimento, forse é l’unico luogo dove potrebbe sospendersi il tempo.
Piante:Achillea millefolium – Alchemilla mollis – Arisaema – Chasmanthium latifolium – Cotinus coggygria– Cotoneaster– Eleagnus angustifolia – Erodium– Euphorbia – Fagus sylvatica‘Purpurea’ – Geranium– Hedera – Hemerocallis– Iris – Kolkwitzia amabilis– Laurus nobilis – Miscanthus sinensis – Platycodon grandiflorus– Prunus cerasifera‘Nigra’- Rosmarinus officinalis– Salix matsudana‘Tortuosa’ – Spirea–Taxus baccata
“Giardino – mobile da viaggio” di La Fabrique du Paysage : Benjamin Pourrain e Laurent Dufour e TiO : Franck Feurte – Francia – lafabriquedupaysage@orange.fr
Ognuno di noi ha viaggiato con la fantasia restando immobile, davanti ad una foto lo spirito vola verso luoghi lontani. Questo giardino chiuso fra pareti di lamiera invita ad un viaggio immobile tra due quadri che si fronteggiano il primo è un giardino formale armonioso ma può essere solo guardato, l’altro è l’inverso si calpesta, si usa, si sente. Più che un ornamento il giardino è un viaggio che sollecita sensi ed emozioni, per essere visto, usato, toccato, sentito e la rotazione di specchio e periscopio riserva sorprese.
Piante:Atriplex halimus – Deschampsia cespitosa – Elaeagnus angustifolia – Festuca glauca
e F. mairei – Leymus arenarius – Molinia caerulea‘Strahlenquelle’ – Tamarix parviflora – Taxus baccata.
“Punto di sospensione” di Pierre Georget e Matthieu Douane
studenti della Scuola Nazionale degli Studi di Nantes – Professore : Yves-Ghislain Dessy
Francia
Un giardino frammentato, speciale, aereo, mobile, leggero, vibratile. Tele e composizioni sospese propongono ritagli di giardino o paesaggi volatili mentre le ombre e i riflessi che proiettano al suolo danno loro volume. Il gioco di bagliori e movimenti scopre una moltitudine di paesaggi componibili all’infinito attraverso il mutare delle stagioni come mosaici funamboleschi, giardini teleferica o punti di sospensione.
Piante:Alchemilla mollis– Cyperus papyrus– Dianthus deltoides‘Flashing light’e D. gratianopolitanus‘Feuerhexe’– Erigeron‘Dimity’ e ‘Professor Korodi’ – Euphorbia dulcis ‘Chameleon’ e E. seguieriana – Geranium sanguineum ‘Elsbeth’e G. riversleaianum‘Russell Pritchard’– Miscanthus floridulus, M. sinensis‘Gracillimus’, M. sinensis‘Purpurascens’ e M. sinensis ‘Zebrinus’ – Ophiopogon planiscapus ‘Nigrescens’– Origanum ‘Kent Beauty’ e O. onites ‘Aureum’ – Santolina pinnata ‘Edward Bowles’ – Sedum spurium ‘Voodoo’
e S.‘Sunset Cloud’ – Stipa tenuifolia– Thymus serpyllum ‘Albus’.
“Just Move It” di Agences Pôles : Laurence Di Meo, Benoît Allemand e Emmanuelle Floch e Drold’Ax : Antoine Pace e Christine Lacoin – Francia – justmoveit@free.fr
Piante:Alstroemeria‘Aurea’ – Clematis montana– Coreopsis lanceolata–Gaillardia pulchella‘Lollipops’- Gaura lindheimeiri– Helianthemum ‘ Wisley Primrose’ – Luzula nivea – Miscanthus sinensis ‘ Kleine Silberspinne’– Panicum virgatum– Papaver orientale–Thunbergia alata
Questo è un giardino insolito, divertente, fattibile e creativo con un calpestio in cemento solcato da binari invisibili su cui far scorrere panche, tavoli e moduli-aiuola, in cui si alternano, per forme e colori, macchioni di graminacee, stagionali e arbusti da fiore e da foglia, da spingere, tirare, rotolare, nascondere sistemando il paesaggio a seconda dell’umore, ritmando la visuale, modulandolo sul tempo e le stagioni, ogni giorno diverso e sempre nuovo. Mentre i pannelli sospesi creano intorno un divertente movimento di trasparenze, opacità e cornici.
“Vortice di vento” – di Agence de Paysage Land : Corinne Lamour e Eric Giroud e Association ARSEMIO – Francia – www.land-paysage.com
Le Tourbillon’aire – Vortice di vento – invita a visualizzare il dialogo armonioso e coerente tra gli elementi naturali, l’energia, il movimento e l’uomo che li utilizza li valorizza. Così mentre il giardino declina colori ed elementi botanici, il movimento è tradotto dal bilanciamento dei vegetali, dalla rotazione del motore a vento, dal va e vieni del meccanismo idraulico, il battito delle percussioni, l’avvolgimento della circolazione, il ritmo, le prospettive e il movimento del sole.
Piante:Angelica pachycarpa– Artemisia pontica‘Powis Castle’– Briza media – Calamagrostis‘Karl Foerster’ – Carex flacca e C. muskingumensis – Dahlia– Dianthus – Gypsophila – Heuchera micrantha‘Palace Purple’ – Miscanthus floriduluse M. sinensis‘Purpurascens’ – Papaver orientale– Pennisetum alopecuroides‘Hameln’ – Salvia leucantha– Sesleria autumnalis e S. heufleriana – Thalictrum aquilegiifolium
“Giardino Eco” – di William Rae-Smith, Gaspard Lautrey, Jean-Claude Gourvennec, Will Menter e John Tizzard – Inghilterra, Francie, Svezia – www.sunwingproducts.com , www.willmenter.com
E’ la storia di un seme incagliato nel nulla con in sé memoria genetica, identità, speranza, espressioni delle generazioni passate e future e la sua ragion d’essere è di generare perpetuandosi, al momento e posto giusti, un giardino. Ma il tempo che preside alla sua germinazione ignora ciò che regola questo mondo inquieto e nella tempesta dall’instabilità e dall’effimero il seme dovrà affrontare un futuro incerto per sopravvivere. I pali simboleggiano la tempesta, i suoni provenienti dal seme sono un eco delle nostre origini e ci raccolgono in un’oasi di pace dentro una vita in cerca di senso.
Piante:Carex muskingumensis,Eschscholzia californica‘Ivory Castle’–
Euphorbia characias ‘Wulfenii’e E. palustris‘Walenburg’s Glorie’– Festuca mairei– Filipendula rubra‘Venusta’, Foeniculum vulgare‘Giant Bronze’– Gunnera manicata– Inula magnifica– Knautia macedonica– Macleaya microcarpa‘Coral Plume’– Papaver paeoniflorum ‘White Cloud’
Pennisetum orientale– Phlomis italica– Salvia horminum‘Marble Arch Blue’e S. horminum‘Marble Arch Pink’– Sanguisorba armena– Stipa gigantea
“Beat vegetation” di Julien Odile, Sophie Barbaux, Francis Cossu, Jean-Hugues Molcard & Sone – Bcp Crew (graff) – France – s.barbaux@orange.fr, jodile@w14a.com.
Il giardino è pensato come il ritorno da un viaggio il cui titolo ammicca all’opera di Jack Kerouac. La storia è semplice un kombi VW ha percorso il mondo raccogliendo atmosfere, colori, piante e vasi sorprendenti ora posati su un suolo costellato di graminacee rosse e porpora che rammentano cangianti tappeti orientali, reminescenze d’insoliti paesaggi del passato, fra canneti di Provenza e passaggi vividi e fragranti iniziati da strane architetture di vasi evocative i mercati africani o templi indiani. Il kombi é là e sembra riposare circondato dai ricordi.
Piante:Arundo donax– Bougainvillea glabra ‘Sanderiana’– Brugmansia suaveolens, Cannabis sativa ‘Futura 75’– Cordyline australis “Gruppo purpurea”– Echeveria, Ficus carica– Imperata cylindrica ‘Red Baron’– Ipomea– Lithops, Miscanthus floridulus e M. sinensis ‘Purpurascens’– Pleiospilos spp..
Festival dei Giardini a Chaumont-sur-Loire – Ferme du château – 41150 Chaumont-sur-Loire
Tel. 02 54 20 99 22, fax: 02 54 20 99 24, contact@chaumont-jardins.com