









I “Giardini per Sognare”, tema di quest’anno del concorso di progettazione di piccoli giardini, a Euroflora, costituisce uno degli eventi più interessanti. In questa seconda edizione, organizzata da Francesco Decembrini, si è dato spazio, visibilità e voce a 27, sui 90 presentati, progetti paesistici, tema il “sogno”, di giovani paesaggisti, scelti da una commissione di esperti. Fondamentale e notevole scampolo italiano della mitica rassegna annuale di “Chaumont” traslato lungo il mare di Genova.
Secondo Premio “Il piccolo giardino” di Raimondo Congiu, si ispira ai paesaggi tropicali, lussureggiante vegetazione che, dall’entroterra, sconfina sino alla battigia del mare. Un angolo esotico costellato di palme, piante da fiore e da un maestoso olivo millenario accolgono il visitatore che si inoltra, sognando, in questo luogo di pace e di sogno
Primo Premio: “Il Giardino Onirico”, progetto di GNTP Ingegneri Associati e Marco Cei. Si accede attraverso una camera oscura – in cui il tempo viene scandito dal cadere di una goccia d’acqua – al suo interno due piccoli giardini mediterranei disposti come terrazze, non visibili direttamente, ma come visioni riflesse in uno specchio. Elemento di natura concreta è il vecchio esemplare di olivo alla sommità di un pendio di erba, omaggio al tempo e alla Liguria.
“Dreams–Bubbles” di Anne Diete e Lulu Dombois una distesa di cactus alternati a soffice ovatta rosa rappresentano i sogni infranti e i sogni realizzabili e invitano i visitatori a liberare la mente e aiutare i sogni a diventare realtà.
“La Stanza del Fabbricatore di Sogni” è il titolo del progetto curato dalla Facoltà di Architettura dell’Università di Genova che ricrea l’interno di una stanza del sonno, con alcune finestre al di là delle quali prendono forma e si materializzano sogni. Unico elemento che accomuna le rappresentazioni è la presenza di bauli su bauli, con diversi contenuti e temi, oggetto/soggetto, espressione di significati, ricordi e lunghi viaggi, stimolo all’immaginazione.
L’acqua è l’elemento fondamentale de “L’ecogiardino delle Illusioni” di Marco Rismondo, ispirato al Basso Piemonte. Ruscelli, laghetti e fontane – ha voluto proporre un giardino che non “giochi” con questa fonte esauribile ma che la recuperi attraverso tubi drenanti rivestiti di fibra di cocco che garantiscono una più lunga durata ed una maggiore efficacia nel convogliarla in una vasca utilizzabile sia come ornamento che per l’irrigazione del giardino, il sentiero intrecciato al corso dell’acqua, richiama sia i sentieri di montagna sia un senso di armonia tra Uomo e Natura.
“Giardino Aureo” di Alma Repetto luogo magico dove il linguaggio degli elementi naturali scopre il proprio io. La forma evoca il rettangolo aureo per poi costruire la spirale aurea che nel progetto nasce da una linea retta e si chiude con un cerchio. L’idea dei progettisti è quella di creare un giardino da percepire visivamente con le forme e i colori, ma anche con il contatto, i profumi e i suoni.
“Brano di campagna” da A. Gambardella, L. Masciotta, S. Ottonello, N. Rossi e F. Sposeti. Angolo incolto e selvaggio in cui la città, che si contrappone a questo paesaggio bucolico, è rappresentato da immagini di sovrapposizioni di skyline di metropoli contemporanee. Il parterre è di graminacee a composizione libera, proprio per indicare un atto di rottura con la concezione attuale del giardino, in cui domina il tappeto erboso sempre verde. A completare il quadro, in posizione di contrasto, tre enormi palloni rossi in lattice, allegoria e sintesi dell’immagine dei papaveri nei campi e uno spaventapasseri.
“Frammenti di un sogno” di Caterina Mandirola il giardino reale e quello sognato si sovrappongono e s’intersecano; il prato luogo di meditazione è parte viva del giardino. Un percorso immaginario lo attraversa sintetizzando al suo interno le forme della natura attraverso elementi inanimati: specchi, vetri, metallo. Il graduale mutamento evoca un passaggio dalla realtà al sogno. Le succulente con le loro forme decise e scultoree campeggiano tra i materiali inerti, mentre le graminacee e la macchia mediterranea avvolgono la zona dove indugiare protetti da una natura amica.
“Rappresentazione della vita”, di Anna Pisani e Danilo Demi metafora della vita sospesa tra razionalità e sogno in cui geometrie di vortice e spirale s’inseriscono in un contesto vegetale avente come fulcro generatore una vasca tonda centrale. All’esplosione radiale delle bordure di erbe aromatiche si accosta la spirale del sogno e del movimento, i riquadri tappezzati a prato e guarniti da cespugli fioriti e i riquadri con erbe aromatiche disposte a tappeto.