Chelsea Flower Show 2014

di

  • Condividi

Riconoscimenti alla creatività italiana nella grande esposizione floreale tra le più antiche al mondo
Come ogni anno, dal 1913, all’imperdibile appuntamento con il Chelsea Flower Show di Londra, la più importante mostra-concorso al mondo, sono state esibite le nuove tendenze in giardino e nuove varietà di piante. Quest’anno molta creatività italiana o riferimenti allo stile italiano erano presenti, a partire dal giardino vincitore Best in Show: The Laurient-Perrier garden, progettato dall’italiano Luciano Giubbilei, dove il gioco cromatico creato dalla luce tra le superfici dei materiali e le piante, ha prodotto un giardino molto raffinato. Il design minimale mostra l’interazione di elementi naturali con un layout geometrico semplice e l’intento è quello di stimolare il piacere dell’osservazione, invitando ad esplorare la quiete e il movimento attraverso le relazioni tra forme in contrasto tra loro e i materiali in giardino. Le pareti sono una combinazione di cemento e rifinitura di metallo; le superfici di pietra sono eseguite con finiture a contrasto; il flusso ed i riflessi dell’acqua danno luce e movimentano lo spazio. Infine le piante utilizzate, di forme delicate, accanto a foglie architettoniche di Fagus sylvatica più ardite, creano uno spettro di colori che vanno dal giallo di Smyrnium perfoliatum, al crema di Lupinus ‘Chandelier’, al bianco di Rodgersia aesculifolia, accentuato dal blu di Baptisia australis su uno sfondo di denso fogliame scuro di Taxus baccata.

Premiato con la medaglia d’oro anche il M&G Garden, creato da Cleve West e ispirato al concetto di giardino paradiso, inventato dai persiani più di duemila anni fa. Il giardino ha al centro una fontana d’acqua ottagonale realizzata con materiali tradizionali britannici come calcare e pietra. L’aritmetica e la scienza antica infondono gli altri aspetti del progetto: il numero quattro, rappresentante gli elementi classici di terra, acqua, aria e fuoco – si riconoscono attorno alla fontana quattro esemplari di Cydonia oblonga, che spiccano su una distesa fatta di sfere di Laurus nobilis, Myrtus communis, piante perenni, bulbi ed erbacee come Melica ciliata, Linaria purpurea e Allium ‘Mount Everest’
Il Telegraph Garden, disegnato dal team Tommaso Del Buono e Paul Gazerwitz, vuole essere una reinterpretazione dello stile italiano in chiave moderna. Qui alcuni dei principi ispiratori della grande tradizione storica in Italia come l’utilizzo di piante in forma, di topiaria oppure la presenza di agrumi, vengono rielaborati con un linguaggio contemporaneo. Il giardino è delimitato da una siepe di Laurus nobilis ed ombreggiato alle estremità da dodici esemplari formati a tetto di Tilia x europea ‘Pallida’, che creano un ambiente tranquillo, progettato per il riposo e il relax, mentre l’area al centro del giardino è scandita da sfere sagomate di Buxus sempervirens, Osmanthus x burkwoodii e Phillyrea angustifolia, addolciti da bordure miste di piante erbacee che vanno dal blu profondo di Anchusa azurea ‘Loddon Royalist’, al verde lime Euphorbia amygdaloides var. robbiae, fino al tocco di rosa intenso di Gladiolus italicus.

I progetti più sperimentali infine si ritrovano nella sezione Fresh Garden, dove il premio come miglior giardino è stato conferito a The Mind’s Eye di LDC Design. L’occhio della mente è la capacità umana di creare immagini o scene senza bisogno di vista. Progettato come un giardino sensoriale per non vedenti e ipovedenti, lo spazio sfida lo spettatore completamente vedente sfocando o falsando a volte l’immagine che ci aspettiamo di vedere. Il giardino è diviso in zone e l’acqua agisce come un elemento unificante per collegare e valorizzare le caratteristiche architettoniche. Il pezzo centrale è una bella cascata d’acqua su un cubo di vetro che si riflette sulle pareti ispirate a soggetti pittorici di Piet Mondrian. Le piante sono state scelte sia per la loro forma ed aspetto che per la loro la fragranza; l’odore di erbe aromatiche di lavanda e rosmarino s’intrecciano con il profumo delle rose come ‘Pat Austin’ o ‘Cardinal de Richelieu’.
Infine nella categoria Artisan garden è stato assegnato il premio come miglior giardino a Togenkyo-A paradise on earth, del progettista Kazuyuki Ishihara. Questo giardino è stato ispirato dalla favola di Togenkyo, un luogo onirico che può aiutare le persone a dimenticare i loro problemi e conflitti, creato attraverso l’uso sapiente di elementi come acqua, ciottoli e piante come aceri giapponesi, muschi ed equiseti.

Il Chelsea Flower Show è organizzato annualmente dalla Royal Horticultural Society

Logos Publishing Srl - P.IVA e C.F. 02313240364 - REA Modena No. 281025 - C.S. 42.200 Euro
strada Curtatona n.5/2, 41126 Modena (MO), Italia