












Situazione: giardino già maturo di casa rustica in prima collina piacentina, versante esposto a est
Microclima: conca protetta dai venti freddi, caldo ma ventilato
Terreno: argilloso, pesante, soggetto ad erosione di superficie
Area totale intervento: 1000 mq
Architettura: rustici in sasso, ristrutturati in stile
Uso: seconda casa per coppia con figlio; uso intensivo per cene, feste e ritrovo con gli amici
Problema principale: versante ripido con rischio di erosione
Anno realizzazione: 2005
Materiali principali: pietra di campo locale per scale, muri e camminamento, lastre 56 x 56 cm in arenaria indiana gialla per solarium
Illuminazione: interno piscina con fari subacquei, esterno all’occorrenza con lanterne marocchine
Un giardino già bello da tempo, ideato e curato con amore e competenza dai proprietari, una gioiosa coppa italo/sudamericana. Per il massimo benessere, mancava una sola cosa: la piscina. Oramai quasi indispensabile per la seconda casa in campagna, che sta diventando sempre di più un’alternativa alle vacanze in posti esotici. Particolarmente, comunque, in questo caso, dove i proprietari progettano a lunga scadenza di ritirarsi definitivamente, una volta smessa l’impegnativa vita lavorativa.
La scelta della posizione
Il giardino esistente circonda in modo armonioso ed equilibrato due corpi architettonici di una vecchia cascina la cui ristrutturazione semplice e delicata ha conservato perfettamente il fascino originario del luogo. Per la piscina restava a disposizione un piano artificiale creato tanti anni prima in un’area laterale, su un livello più basso rispetto alle costruzioni, in pratica una specie di buca dove il lato panoramico verso est era nascosto dalla fitta vegetazione di confine. Inoltre, l’area a monte, molto scoscesa, sarebbe sempre stata a rischio di erosione e smottamento per la futura piscina sottostante.
Di conseguenza, la valutazione paesaggistica, aiutata non poco dalle disposizioni comunali per le distanze d’obbligo delle nuove costruzioni dalla strada, è stata determinate per la scelta della posizione definitiva, più lontana dal confine e alzata di quota rispetto al piano predisposto.
I vantaggi
In questo modo si è creato un nuovo e più alto piano artificiale che ospita, non solo la piscina, ma anche un ampio prato – solarium contenuto da un muro a secco. Il terrazzamento così ottenuto, al posto delle scarpate, permette un uso molto più agevole per i numerosi famigliari ed amici che puntualmente si presentano di pomeriggio “in spiaggia”.
I vantaggi della soluzione non finiscono qui: la posizione è panoramica e più ventilata del piano originario; non servono muri pesanti e costosi di sostegno per scongiurare l’erosione, e infine in questo modo una parte della terra di scavo si è potuta utilizzare per creare il nuovo piano del solarium.
Il bilanciamento tra asporto e riporto di terra ha mitigato le pendenze d’origine; a monte della piscina, dove lo spazio è ristrettissimo, un’unica fila di lastre di arenaria indiana apre il passaggio sul bordo, costeggiato da una singola fila di massi da campo che fungono da barriera, che è potenziata da una capiente linea di drenaggio retrostante in grado di intercettare acqua e terra provenienti da monte.
Attorno alla piscina
Sulla scarpata a monte, teli di juta e la fitta piantagione con fioriture estive, tra cui Ceratostigma plumbaginoides, Genista lydia, rose tappezzanti, Rosmarinus officinalis ‘Prostratus’, Santolina chamaecyparissus e Punica granatum var. nana inibiscono ulteriormente il fenomeno della erosione di superficie.
Il passaggio laterale si apre, nel punto più panoramico, in una piazzetta pavimentata a secco con lo stesso materiale; le larghe fughe sono rifinite con una ghiaia nella stessa tonalità di colore.
Il mese di completamento dei lavori, capitato in giugno, ha fatto optare per l’uso di un prato a rotoli a copertura del solarium terrazzato, una soluzione che ha permesso l’immediato uso, a parte l’aspetto estetico!
Un semplice e discreto collegamento in pietra tra casa e piscina è dato da un sentiero ondeggiante che accompagna il dislivello del terreno con gruppi di gradini; volutamente, la posa a secco ha favorito un fondo stabile, ma una quasi totale copertura di prato del sentiero. Un allegro e permanentemente fiorito gruppo di Perovskia atriplicifolia e Centranthus ruber, abbinato ad un esemplare di Amelanchier canadensis dà il colorato benvenuto alla piscina.