Realizzazione di una piscina in scarpata

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Nell’articolo “Una piscina in scarpata” di questa stessa sezione (Giardini progettazione) abbiamo presentato una serie di progetti per una piscina in scarpata, posta in un contesto particolarmente difficile. Erano soluzioni esclusivamente in fase progettuale. Ebbene, in primavera, la piscina, e il piccolo giardino circostante, sono stati realizzati, ma non su soluzioni all’epoca in discussione, bensì su un progetto completamente nuovo. Troppe sarebbero state le difficoltà tecniche nella posizione allora prescelta, che avrebbero comportato la costruzione su micropali, a causa del terreno non perfettamente stabile; troppi, di conseguenza, anche i costi, già molto alti per la situazione generale del cantiere: l’intero giardino è posto su una ripida scarpata, quest’ultima accentuata da un muro di confine alto 2,50 m che compensa il dislivello tra strada comunale e giardino. Inoltre, l’unico accesso carrabile che serve per raggiungere il garage, si trova a valle ed è delimitato da muri sia a destra sia a sinistra, di conseguenza, tutti i mezzi operativi (escavatori, bobcat ecc.) come anche i materiali pesanti e le piante grandi si sarebbero dovuti portare nel giardino con una gru speciale da posizionare sulla strada comunale a valle del giardino. Le soluzioni tecniche sono sempre risolvibili, ma in questo caso avrebbero comportano una maggiorazione dei costi sino al 30% dell’importo normale.

Il cantiere
Regione: Emilia
Topografia: collinare
Altitudine: 180m slm
Esposizione: sud – ovest
Area totale: 500mq
Terreno: argilloso, struttura sfavorevole
Stile architettonico abitazione: moderno – minimalista
Problemi principali: spazio ridotto, ripidissime scarpate, difficile accesso al cantiere

Tre erano gli obbiettivi progettuali:
• una soluzione valida per la scarpata più ripida
• l’inserimento della piscina nell’unico piano disponibile del giardino
• il ripristino di un muro di sostegno verso il confine a sud, che aveva ceduto sia sotto il peso del terreno di riporto, che quello di un grande esemplare di Cedrus atlantica

Le soluzioni
La situazione particolare ha portato alla scelta di considerare la piscina parte integrante dello stile e dell’estetica dell’abitazione, posizionandola a ridosso del muro di sostegno a monte, e collegandola visivamente e materialmente con l’abitazione tramite un solarium in legno. Dato che le ampie vetrate del salone venivano così ad affacciarsi direttamente sulla piscina, nell’impianto tecnico di questa è stata inserita l’opzione del funzionamento invernale a consumo ridotto: una soluzione validissima, in alternativa all’antiestetica copertura nel periodo d’inattività.
Per la costruzione della piscina abbiamo optato per un sistema francese d’avanguardia, con casseri in rete a perdere. Questo sistema, oltre a risultare molto stabile ed elastico, permette di operare con uno scavo appena più ampio dell’ingombro finale della piscina: rispetto al perimetro della piscina, 3,70 m x 8,20 m, lo scavo necessario è di 3,90 m x 8,50 m, con notevole facilitazione dell’ingombro cantieristico e del ripristino finale. Anche il problema d’eventuali assestamenti dei pavimenti periferici in questo caso non si pone.
Una comoda scala sul lato corto porta in acqua, ma permette anche una piacevole sosta in acqua senza nuotare.

Materiali dall’aspetto naturale
La richiesta dei proprietari di una piscina d’aspetto elegante e di colore discreto, possibilmente naturale, ha portato alla scelta di realizzare l’interno della piscina con cemento impermeabile multistrato, completato con una rifinitura in tenue colore sabbia.
Il bordo esterno, ed anche la scala interna e il fondo della piscina sono coperti con lastre su misura di pietra di Lucerna, una soluzione che da un tocco particolare e una luce bellissima all’impianto.
Posizionato sul bordo del lato opposto all’ingresso, un masso–sorgente in pietra naturale, dal quale esce una piccola cascata che si riversa nella piscina: al piacevole aspetto e rumore dell’acqua, si aggiunge la possibilità di un idromassaggio per collo e schiena.

Il gelso secolare
Assolutamente libero il resto del piccolo – ed unico – piano del giardino che ospita la piscina, a parte un bel esemplare secolare di gelso (Morus alba): questo sostituisce il grande cedro preesistente, che per la sua posizione esposta, la statica e l’altezza, presentava un serio pericolo per la casa sottostante, senza peraltro poterla mascherare visivamente. Il gelso, pianta caratteristica della zona, molto più basso e di statica diversa, non costituisce un pericolo per il confinante, funziona da piacevole barriera visiva e offre l’ombra necessaria in questa posizione estremamente calda.

Il giardino roccioso
A valle del piano, incomincia la scarpata più ripida, che presenta un dislivello di 5 m su una larghezza di 9 m totali, inclinazione che rendeva molto difficile la gestione dell’esistente prato. Tutta la scarpata è stata modificata in un giardino roccioso: muri a secco, formati da grossi blocchi di pietra naturale, accompagnano adesso l’andamento del terreno, in modo da strutturare meglio e in modo meno pericoloso il dislivello esistente. Ampi gradoni che collegano i vari livelli tra di loro permettono sia una piccola, piacevole passeggiata tra le piante erbacee, sia una più agevole manutenzione dell’area.

I colori
Filo conduttore e riferimento estetico tra le varie parti del giardino è la luminosità delle ghiaie e dei ciottoli colorati con cui è stato coperto il terreno a monte della piscina, nella zona ingresso della proprietà, ma anche tutti gli spazi tra le piante del giardino roccioso. Con gli stessi colori solari sono stati dipinti infine anche i muri di sostengo in cemento presenti nel giardino: una scelta che ha cambiato decisamente la caratteristica del giardino.

Tra le piante usate
Amelanchier canadensis e Ligustrum sinensis per le siepi, bambù attorno al masso sorgente, Pennisetum orientale, Carex baldensis, Festuca glauca, Sesleria autumnalis, Melica transilvanica, varietà alte e striscianti di Sedum, Hottuinia ‘Chamaeleon’, Stachys lanata, Cerastium alpinum, Santolina chamaecyparissus, diverse varietà di Thymus e Rosmarinus.

Il progetto è di Anja Werner www.anjawerner.it, la realizzazione di Natura Verde

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