Un giardino di campagna

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Il contesto
Campagna emiliana, terra generosa per le produzioni agricole, vigneti, frutteti, cereali, foraggiere. Il paesaggio è piatto, successione di campi coltivati dalla forma regolare scandita dalle antiche linee della centuriazione romana. Qualche albero qua e là disseminato in una campagna sempre uguale a se stessa. I fiumi e i canali, fondamentali per allontanare le acqua piovane che abbondano nel periodo autunno-invernale, formano anch’essi un reticolo che corre parallelo o attraversa le linee centuriali. E le case coloniche, disseminate a macchia d’olio, ciascuna a presidio dei terreni coltivati. Ora le case coloniche, non più funzionali all’agricoltura mezzadrile ormai superata da latre forme di conduzione fondiaria, sono spesso riconvertite in civili abitazioni, case di privati che spesso acquistano, oltre agli edifici colonici, anche una porzione di terreno agricolo. Questo è il quadro di riferimento paesaggistico dell’intervento proposto nell’articolo.

L’oggetto
Dopo la ristrutturazione del grande fabbricato rurale, rispondente ai canoni della classica tipologia emiliana: stalla con colonne e fienile al piano superiore, e di due fabbricati accessori, si è messo mano alla sistemazione dell’area esterna. La prima cosa da fare in questi casi è individuare le funzioni d’uso principali che la proprietà vuole che vengano soddisfatte anche suggerendone alcune, legate alle peculiarità del luogo. Nel caso specifico sono state individuate alcune indicazioni di massima delle quali il progetto doveva tenere conto, tra queste la presenza di colore, dato dalle fioriture, tra cui le rose, una schermatura della piscina da sguardi indiscreti provenienti dalle due strade poste a est della proprietà e dal viale d’ingresso alla casa, uno spazio aperto da destinare al gioco, in particolare per il calcetto senza trascurare un piccolo orto e un po’ di piante da frutto.

 

Le scelte progettuali

La siepe perimetrale. La proprietà confina con una strada pubblica, con una strada privata e con i campi su due lati. Per ottenere un’attenuazione dei rumori degli automezzi è stato riportato del terreno vegetale è realizzata una cunetta che è stata, in seguito ricoperta di vegetazione arbustive e, in parte arborea. Si è optato per la formazione di una siepe perimetrale costituita principalmente da piante autoctone dotate di spine e questo per scoraggiare tentativi di accesso non autorizzati. In questo modo si viene a creare una separazione visiva, e fisica, tra l’interno e l’esterno del giardino al fine di eliminare elementi di disturbo causati dalle auto circolanti e dai macchinari agricoli operanti nei campi confinanti con la proprietà.

Il viale d’ingresso. La rilevante mole del fabbricato colonico è stata in parte ridotta da un doppio filare di pioppi cipressini atti a delimitare il viale d’accesso interno alla proprietà. Il pioppo, e in particolare il pioppo cipresssino, fa parte del paesaggio storico e contemporaneo della pianura emiliana. Già nei secoli scorsi gli architettonici pioppi erano utilizzati per delimitare strade, carreggiate, punti di confine, ingressi alle proprietà. Per creare un collegamento tra la verticalità del pioppo cipressino e l’orizzontalità della strada e dei prati si è proposto di creare, tra il viale d’ingresso e il doppio filare di pioppi, due aiuole continue, di erbacee perenni in grado di assicurare una fioritura continua durante la stagione primaverile ed estiva.

Piscina. La zona della piscina è stata schermata con la piantagione di arbusti caratterizzati da un’epoca di fioritura corrispondente al periodo di utilizzo della piscina stessa, garantendo, in tal modo, non solo una schermatura rispetto le altre parti del giardino ma anche una nota cromatica che allieta la permanenza nell’area della piscina stessa.

L’orto. L’orto domestico è stato progettato considerando i fabbisogni delle famiglie che risiedono nei nuclei abitativi. La pavimentazione dei sentieri, larghi 50 cm, per non sottrarre superficie utile alla coltivazione è costituita dalla stessa ghiaia che pavimenta la viabilità interna alla proprietà. In questo modo si è deliberatamente evitato di aggiungere ulteriori materiali.

Il frutteto. Il frutteto è stato collocato tra l’orto e la siepe perimetrale, in questo modo, quando le piante saranno cresciute, si otterrà anche la schermatura di un’area produttiva abbandonata che si osserva in lontananza. La contiguità, poi, tra orto e frutteto, consente di individuare un settore del giardino specificatamente destinato alle piante ad uso alimentare. La scelta del punto in cui collocare questo settore è stata motivata dalla esposizione (riceve la luce solare dal mattino alla sera) e dalla lontananza dalle strade in modo tale da ridurre gli effetti delle polveri inquinanti.

Studio Genius Loci del dott. agr. Eraldo Antonini
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