Ristrutturazione di un piccolo giardino di città

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Regione: Lombardia
Topografia: pianura
Altitudine: 140 s.l.m.
Clima: continentale, estate calda con periodi siccitosi, inverni freddi, nebbia
Esposizione lato principale: Nordest
Estensione della proprietà: 1000 mq
Dimensione dalla abitazione: 250 mq
Tipologia abitazione: Villa stile anni sessanta, parzialmente rivestita in pietra
Natura del terreno: ricco di humus, fondo ghiaioso
Problemi principali: presenza di alberi di vecchia data, a distanza troppo ravvicinata, con relativo apparato radicale presente ovunque e necessità di salverne la maggior parte per protezione visuale dai palazzi circostanti.
La proprietaria della casa, ubicata in un paese della periferia milanese, è un medico antroposofico molto sensibile, quindi, all’armonia non solo dell’abitazione, ma anche del giardino. Aveva, infatti, percepito chiaramente un netto distacco tra l’interno e l’esterno, che aveva portato ad un utilizzo ridotto e poco convinto degli spazi esterni a disposizione. Pur avendo una grande attenzione per l’orientamento e le regole del Feng Shui, la proprietaria non era stata in grado di individuare i problemi. Già nel primo sopralluogo, invece, era chiaro che gli spazi erano distribuiti male, i collegamenti ideali interrotti, alcuni materiali risultavano ostili e strutturalmente il giardino richiedeva un intervento non solo estetico ma anche tecnico.
Il problema più evidente era la quasi totale interruzione di comunicazione tra l’interno e l’esterno dell’abitazione, con la presenza di una grande terrazza, dalla forma e collocazione per niente invitanti, e che interrompeva il contatto diretto con il giardino.
C’erano poi grandissimi alberi che occupavano molta parte dello spazio, anche se avevano il vantaggio di nascondere la vista i palazzi circostanti, davano però al giardino un aspetto leggermente oscuro e opprimente.
C’era poi, nel bel mezzo del giardino, un bellissimo punto di arrivo, un angolo di meditazione, una specie di capanna verde, formato da un esemplare particolarmente bello di olmo pendente (Ulmus pendula), ma la sua posizione totalmente scollegata dagli spazi circostanti e dall’abitazione, lo rendeva inutilizzato.
Una delle richieste specifiche della proprietaria era poi l’inserimento dell’elemento acqua in giardino.

Proposte progettuali
Considerando la situazione complessiva il punto più importante di entrambe le proposte progettuali è una revisione più allegra e moderna della terrazza, con la creazione di un collegamento diretto con il giardino, posto a quota leggermente sottostante. Altri interventi indispensabili sono l’inserimento di piante profumate e fiorite, una nuova e più armoniosa forma dello spazio-soggiorno all’esterno, con archi ad effetto finestra, e l’inserimento di una piccola e accogliente piscina.
In particolare, le proposte per la piscina non tengono in primo piano l’attività “sportiva”, ma puntano principalmente sull’aspetto meditativo e spirituale dell’elemento acqua, inserito in un contesto estetico ed armonioso.
Per alleggerire l’impressione un po’ tetra del giardino, il progetto propone non solo piante fiorite e una migliore strutturazione, ma anche materiali che possono dare molta luminosità all’insieme.

Piscina
Visto lo spazio ridotto, in una delle proposte la piscina viene costruita a sfioro e inserita in un luminosissimo pavimento di quarzite brasiliana, che prosegue anche nei gradoni subacquei e sul fondo della piscina stessa. Sul lato corto di fronte alla terrazza, questa soluzione è movimentata da una pietra sorgiva, che aggiunge all’insieme l’elemento estetico ed uditivo di una cascata.
La seconda soluzione propone per la pavimentazione un particolare cotto rosso chiaro e una vasca decorativa a forma di foglia lanceolata, arricchita con esotiche piante acquatiche.
Entrambe le soluzioni diventano cosi un motivo di grande tensione, inserendo anche armoniosamente loro interno la capanna con l’olmo.

Scalette
Ad unire l’abitazione con i suoi spazi esterni, contribuiscono inoltre una perfetta ristrutturazione della terrazza, e la sostituzione della scala esistente con soluzioni più morbide e pavimenti in linea con i solarium della piscina. In situazioni come questa, sono assolutamente da evitare materiali e colori diversi, che rimpicciolirebbero e appesantirebbero lo spazio ridotto e i dislivelli esistenti.

Terrazza
La nuova forma della terrazza sarà contornata da un basso muretto mimetizzato da piante ricadenti come: Desmodium penduliflorum, Jasminium nudiflorum e rose rifiorenti. L’elemento verticale degli archi a finestra verrà esaltato da rose rampicanti profumate, come Rosa ‘Micka” della Meilland e Rosa ‘Alberic Barbier’. Per gli archi le due proposte progettuali prevedono due soluzioni diverse; in una è prevista una struttura costruita su misura con archi in bende di ferro, abbinati alle rose, che lasciano intravedere la struttura stessa; nella seconda una struttura molto più semplice ed economica in tubolare di ferro, abbinato in questo caso al falso gelsomino (Trachelospermum jasminoides),una pianta che in brevissimo tempo coprirà la struttura stessa con le sue foglie fitte e sempreverdi. Una curiosità: nel Feng-Shui passare sotto un arco di Trachelospermum in fiore porta fortuna ed energia.

L’obbiettivo finale della ristrutturazione è il soggiorno piacevolissimo sulla nuova terrazza, dalla quale, attraverso gli archi, s’intravedono i nuovi elementi del giardino, o i nuovi spazi meditativi e rilassanti attorno o dentro l’acqua.

 

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