Quale materiale?

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Una scelta non facile, condizionata da clima, metodo di posa, esigenze progettuali, prezzo e gusto personale

Nel vasto e affascinante mondo dei materiali si affacciano in continuazione delle novità, provenienti dai Paesi più svariati, in cui si aprono mercati finora poco sfruttati, stimolati dalla continua richiesta. Impossibile fare un quadro esauriente dell’assortimento disponibile, ma cerchiamo di vedere le molte possibilità, analizzandole sotto gli aspetti principali, di carattere tecnico, economico ed estetico. I prezzi sono indicativi e riferiti alla realtà della regione Emilia-Romagna; le variazioni possono essere anche sensibili in relazione al luogo di destinazione, per l’incidenza dei costi di trasporto. In pratica, la pietra di Trani costerà meno se posata in Puglia, il granito invece ha il suo costo minimo nella zona del arco alpino e viceversa!

Per i materiali di recupero invece non esiste un prezzo uniforme, perché dipende dalla rarità del materiale, dalla quantità d’acquisto e dall’epoca.

I materiali d’importazione, invece, sono spesso condizionati dalla mano d’opera meno costosa di alcuni paesi e la non esosa spedizione via mare, troviamo così l’arenaria indiana ad un prezzo inferiore del granito italiano.

Bisogna anche distinguere, sia nell’aspetto che nel prezzo, tra le principali caratteristiche di lavorazione: materiali di recupero, materiali antichi, materiali anticati (quindi di recentissima provenienza da cave o da altre produzioni, sottoposti a trattamenti di invecchiamento artificiale) e materiale di spacco recente e/o di produzione nuova, lasciato al naturale o con lavorazioni moderne quali bocciardatura, piano sega, spacco naturale ecc.

http://www.anjawerner.it/

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