




















Come ottimizzare lo spazio a disposizione
L’attuale edilizia vede sempre più spesso villette a schiera nascere come funghi nelle zone periferiche di paesi e città. Una scelta che ha come incentivo pscicologico il “vivere nel verde”, la “quiete” e le “finiture personalizzate”. Analizziamo questa voce e valutiamo ciò che è migliorabile.
Infrattusture esterne
I capitolati elaborati dalle imprese di costruzione sono ridotti all’osso sia nella descrizione tecnica che nelle voci proposte: marciapiedi quasi sempre troppo stretti e quindi scomodi, materiali di pavimentazione esterna che si ripetono senza fantasia da decenni, tombini e pozzetti mal organizzati, in sovranumero, a quote sbagliate e in posizioni a dir poco infelici, linee elettriche quasi esclusivamente tra abitazione e ingresso giardino.
Spesso poi, in relazione allo spazio esterno, si trova una voce unica e generica, che dice “ finitura dell’area verde con stesura di terra da coltivo, pronto per la semina”, una frase ad ampia interpretazione e tutt’altro che tecnicamente corretta. Infatti occorre sapere che in fase di costruzione la “personalizzazione” è ancora possibile e il costo è molto inferiore rispetto al momento in cui la costruzione è già terminata. Inoltre, su uno spazio relativamente ristretto, il rapporto tra interno ed esterno, la funzionalità degli spazi, la scelta di materiali e colori diventano doppiamente importanti per un armonioso e fruibile risultato. E dunque come si può intervenire nelle scelte personalizzate del proprio giardino?
I punti da analizzare
Innanzitutto dovremo studiare con attenzione il disegno e il relativo capitolato della futura proprietà (documenti che devono essere forniti prima dell’acquisto) e fare attenzione ad alcuni punti.
Confini
I confini, devono essere precisi e fisse le quote della proprietà.
Infrastutture
La disposizione deve essere ragionata: pozzetti, fossa biologica, linee elettriche, condutture di acqua, luce, gas e telefono, fognature (per esempio, no alla fossa biologica davanti all’ingresso!), devono esserci quote giuste e uno schizzo in scala dell’andamento delle linee posate (per evitare il disfacimento del giardino alla ricerca delle linee in caso di danni!). Spesso l’illuminazione non è prevista, mancano prese esterne e un punto acqua. In fase di costruzione, la predisposizione di queste linee è facile e poco costosa, perchè muratori, elettricisti e idraulici sono sempre in cantiere, ben diverso è invece intervenire quando il cantiere è finito, il pavimento posato, il prato seminato!
Attenzione a quelle piante preesistenti che ci hanno fatto innamorare del posto: che non vengano distrutte per “esigenze di cantiere”!
Ingresso e collegamento strada
Evitiamo andamenti spigolosi o troppo curvi nel collegamento tra strada e abitazione. Evitiamo ingressi “a scivolo” in discesa o in salita: con la pioggia e con il gelo diventano vere trappole, pericolose e scomodissime, qualche gradino è meglio e più sicuro!
Pavimentazioni attorno alla casa
Spesso sono spazi sottodimensionati, con marciapiedi stretti e scomodi
Colori previsti dal capitolato
Un notevolissimo ruolo estetico compete all’armonia dei colori tra di loro, valutiamo attentamente le proposte per pavimenti e facciate, ringhiere e tapparelle, e cambiamo eventualmente quando siamo ancora in tempo!
Andamento del terreno
Buon senso, buon gusto e razionalità dovrebbero definitivamente impedire l’imperversare di villette costruite su cucuzzoli artificiali di terra; ma in caso ci si trovi in questa situazione, si rimedia con un terrazzamento del terreno così da renderlo utilizzabile e esteticamente accettabile. Infatti nei giardini inclinati è difficile posizionare la legnai.
Le piante
Anche un giardino piccolo può essere molto piacevole e armonioso. Dopo aver organizzato razionalmente gli spazi, l’inserimento delle piante dà il tocco finale. Queste non costituiscono solo un elemento decorativo, ma proteggono, ombreggiano, creano privacy e possono anche produrre frutti , aromi, profumi, ortaggi, fiori. Serve però, per evitare risultati deludenti, una buona conoscenza dello sviluppo finale delle piante (ingombro e altezza) e delle loro esigenze individuali; importante sopratutto non fare acquisti e impianti casuali.
Bordi e schermature
Allegro e poco costoso, un bordo misto di fioriture contorna il giardino: una soluzione che richiede una certa dimestichezza botanica, ma infinitamente più decorativa delle solite 3 piantine asettiche e fuori luogo acquistate secondo la moda in qualche garden center.
Molto meno impegnativo ma altrettanto bello il bordo in monocultura, qui con iris di un luminoso color salmone.
In spazi molto ridotti, un’esigenze primaria è la privacy: in alternativa alle tristi siepi di Prunus lauocerasus che hanno invaso l’Italia, esiste una notevole quantità di bellissime piante adatte a schermare, con foglie colorate, portamento contenuto e fioriture profumate.
Bordure che trovano spazio ovunque: i bulbi dei narcisi da inselvatichire non si tolgono mai dal terreno e ogni anno la fioritura e l’estensione sarà più ricca.
Muretti
In piccoli spazi, con l’aiuto di bassi muretti si possono creare aiuole alzate dove è possibile piantare comodamente le piante più varie, dalle bulbose alle perenni, dalle fragole all’insalata.