Landscaping con le rose

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Il mondo della rosa è in continua evoluzione: molti recentissimi ibridi renderanno belli i giardini e le terrazze con poco lavoro

Le rose iniziarono a calcare le scene del giardinaggio da prime attrici nell’ottocento. Improvvisamente erano dappertutto; come i funghi dopo la pioggia comparvero centinaia di nuovi ibridi, prima naturali e poi anche ottenuti dall’uomo. Una volta compresi i meccanismi dell’ibridazione, dalla seconda metà dell’Ottocento, si lavorò per ottenere rose migliori e più interessanti. Il ventesimo secolo verrà ricordato, tra le altre cose, per l’introduzione e la moda degli ibridi di Tea. Queste rose, dal bocciolo allungato ed elegante, sono ancora oggi le preferite dai floricoltori e si trovano nei giardini di tutto il mondo.

Eppure le rose inizialmente ebbero qualche problema: la malattia chiamata ticchiolatura, o macchia nera, si trasmise ibridando le primerose gialle imparentate con la persiana R. fetida.Ancora oggi questo fungo microscopico, che prospera con temperature alte e aria umida,macchia con punti neri le foglie facendole cadere. Spesso lascia la pianta completamente spoglia fino anche ad ucciderla. Ci sono poi ruggine, oidio, peronospora, afidi e chi più ne ha più ne metta. Per avere rose belle e sane bisognava adottare un programma regolare di disinfestazioni, irrorando le piante con prodotti velenosi. Le rose andavano piantate, potate, fertilizzate e pacciamate con cognizione tecnica e tutto ciò, naturalmente, richiedeva ore ed ore di lavoro.

Ecco perché al grande successo iniziale delle rose nell’architettura di paesaggio (landscaping in inglese), seguì una flessione. Per molti, e non a torto, le rose richiedevano troppo lavoro e l’uso di troppi prodotti nocivi. Oggi, con le nuove generazioni, anche il giardinaggio è cambiato: spesso i giardini sono molto piccoli; computer e play station occupano il tempo libero e si dedicano sempre meno ore alla cura delle piante. Oggi si richiedono giardini belli e poco bisognosi di cure; le piante devono essere decorative e facili da mantenere. Ecco dunque che, nell’ampio panorama di offerte, sono ritornate proprio…le rose!

Gli ibridatori negli ultimi decenni hanno focalizzato i loro sforzi sull’ottenimento di rose a bassa manutenzione e resistenti alle malattie, insomma adatte alle necessità della vita moderna. Oggi si producono nuove e interessanti rose, all’avanguardia per resistenza alle malattie, durata e persistenza della fioritura e anche per la loro fragranza. Inoltre le rose moderne crescono bene anche se potate in maniera brutale con le forbici da siepe.

Miniature/Patio
Anche se il giardinaggio è confinato su un terrazzo o su un balcone, la scelta è ampia perché esistono moltissime rose da contenitore molto fragranti, resistenti alle malattie e che richiedono solo qualche rapida potatina. Alcune di queste rose da recipienti possono essere addestrate su strutture o su un muro. Inoltre, per rendere più bello anche il più piccolo terrazzo, si può scegliere, tra le tante rose Miniatura, qualsiasi colore ad eccezione, naturalmente, del blu e del nero; questi colori infatti non esistono nei geni delle rose. Alcune rose si riversano giù dai bordi dei vasi con eleganti cascate floreali. Tra gli ibridi più recenti, segnaliamo una Miniatura/Patio di colore giallo pallido del nord-irlandese Dickson il cui nome in codice è DICgoofy, e la Miniatura belga di colore rosa chiaro DVP0027.
Le piccole rose classificate come Miniature/Patio sono anche indicate come cornice di aiuole e per le bordure miste. Sono particolarmente graziose abbinate con piante a crescita bassa come, ad esempio, la salvia, il timo, la lavanda, l’alisso e le annuali.

Tappezzanti
Tra le rose moderne particolarmente adatte all’architettura paesaggista, vi sono tutte le rose classificate come “tappezzanti” o “coprisuolo”. Sembrano ideate appositamente per coprire balze di difficile accesso e la loro ramificazione può essere così fitta da frenare o addirittura sopprimere la crescita di erbe infestanti.
Il danese Poulsen ha ottenuto due nuove interessanti rose coprisuolo: sia la ‘Golden Eye Cover’ (nome in codice POULtc014) che la ‘Soft Cover’ (POULtc010) crescono bene e in terra e in vaso.

Floribunda
Fare Landscaping, ovvero creare un vero e proprio paesaggio, sui terrazzi è diventato semplice con le rose Floribunda perché le piante arbustive fanno bei cespugli e producono fioriture abbondanti e prolungate. Questo tipo di rosa ebbe un enorme successo dopo la seconda guerra mondiale grazie alla sua fioritura continua e rigogliosa. Ogni anno dai concorsi internazionali delle rose escono nuove strepitose Floribunda che sono ottime per i contenitori e facili da mantenere; molte di queste inoltre sono anche profumate.
Del francese Delbard è la Floribunda (FL) fragrante color rosa siglata 00.5455.1 mentre dalla Danimarca Poulsen ha prodotto la vincente FL chiamata ‘Segovia’ (POULcas024) che produce una massa floreale molto attraente su una pianta a crescita bassa.

 ‘Knock Out’
I giardinieri si facciano coraggio perché gli ottenitori hanno fatto tanti e tali progressi negli ultimi anni, che molte delle nuove rose introdotte ultimamente possono essere piantate e praticamente dimenticate; cresceranno comunque bene con fioriture prolungate e splendide. La rosa che ha rappresentato la svolta in tal senso è ‘Knock Out’. Questa pianta compatta a crescita bassa, introdotta negli ultimi anni, fiorisce liberamente dall’inizio della primavera fino ad autunno inoltrato senza aver bisogno di alcunché. Verrà commercializzata in Europa da Meilland con il nome ‘Purple Meidiland’. Pur essendo adatta ai climi freddi, si è guadagnata la reputazione di rosa dalla migliore prestazione anche in ambienti caldi e umidi; infatti è resistente alla siccità, auto pulente e adatta ad ogni giardino e stile.

Oggi dunque esistono molte nuove rose fondamentali che non richiedono cure particolari. I nuovi ibridi vengono inviati ai vari concorsi internazionali di rose, che presentano condizioni ambientali diverse, come banco di prova per verificare se saranno all’altezza delle esigenze delle nuove generazioni di giardinieri. Per due anni vengono tenute sotto osservazione dai membri locali della giuria permanente ed il giudizio finale verrà esplicitato al culmine della stagione dalla commissione internazionale giudicante, riunita al completo per l’occasione. Il futuro ci riserva sicuramente un numero sempre maggiore di rose da landscaping, belle e di facile mantenimento. Qualche idea sulla rosa o le rose adatte al terrazzo o giardino, si può trovare in uno dei giardini sede di concorsi internazionali come, ad esempio, il giardino Municipale di Roma o il Niso Fumagalli all’interno della Villa Reale di Monza.

Gialle
Le rose gialle, così belle ed indicate per l’architettura di paesaggio, un tempo erano molto delicate e sensibili alle malattie. Oggi non più; dalla Francia, ad esempio, Sauvageot ha prodotto una FL molto allegra di nome SAUraline e Richardier la splendida Hybrid Tea (HT) MEIquitos che è anche molto fragrante.
Un’altro esempio di rosa gialla, che ha anche fatto incetta di premi, è la KORgolgat. Questa bella sarmentosa gialla del celebre ibridatore tedesco Kordes, fiorisce bene anche in ombra parziale e può essere allevata a colonna o a crescere su un muro. In generale le rose sarmentose sono ottime soluzioni per piccoli giardini perché, sviluppandosi in verticale, non occupano molto spazio pur regalando abbondanti fioriture.

Arbustive
Le rose recenti della categoria arbustiva sono il segno dei nostri tempi e dei giardini moderni: crescono facilmente e liberamente, come gli arbustivi in generale. Esistono di piccola e grossa taglia e queste ultime si espandono perfettamente nei giardini di grandi dimensioni. Il costitutore danese Poulsen ha recentemente introdotto, per la categoria arbustive da parco, una nuova straordinaria rosa di nome ‘Blues’ (POULcy011) molto indicata per incorniciare le rose da paesaggio.

Malva
Il profumo è considerato, tra le rose da paesaggio, un extra e Richardier ne ha recentemente prodotto una di color malva, splendida e vincente, per la categoria Hybrid Tea (HT). Fragrante è anche la Hybrid Tea di Meilland chiamata MEIpretios che ha ben 116 petali distribuiti su un diametro di 12 cm. La prima rosa definita blu (di fatto si trattava del color malva) fu ottenuta a metà del ventesimo secolo. Colpì molto il suo colore e la sua fragranza anche se era delicata e molto sensibile alle malattie. Oggi i nuovi ibridi, come questa spettacolare rosa color malva della casa del francese Richardier, hanno fatto passi da gigante e sono veramente rose eccezionali.

Il mondo delle rose ha subito una evoluzione, che continuerà anche in futuro. Queste piante hanno intrapreso, all’inizio di questo XXI secolo, la via della rinascita della moda del Landscaping. Le rose oggi vanno molto e sono un “must” perché con poca attenzione regalano molte soddisfazioni. Aggiungetele al vostro giardino, terrazzo o balcone e rimarrete molto soddisfatti dei colori e della gioia che vi regaleranno.

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