La costuzione del giardino

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La costruzione di un giardino richiede alcuni passaggi preliminari che riguardano innanzitutto l’idea di fondo che ispira il disegno del giardino. Infatti è utile ricordare che un giardino va pensato ancor prima di piantare le piante e seminare il prato. Il pensiero, cioè l’idea di giardino, deve essere materializzata da un disegno.

Il disegno

Il disegno dell’idea del giardino (progetto) ha la funzione di rappresentare graficamente l’idea di giardino che si vuole ottenere. Va pertanto messo in scala cioè occorre rappresentare i vari elementi strutturali e non strutturali che vanno a comporre il giardino in modo tale che tra loro esistano proporzioni metriche appropriate. Così se andiamo a disegnare un percorso questo dovrà avere una data misura proporzionata alla misura di una panchina piuttosto che di un gazebo. Solitamente la scala utilizzata per giardini di piccole e medie dimensioni è quella a di 1 a 100 o di 1 a 200, il che vuol dire che un sentiero largo un metro in pianta sarà rispettivamente di 1 cm (scala 1:100) o di 0,5 cm (scala 1:200). Rappresentare l’idea di giardino che si ha, mediante un disegno costringe anche a ragionare sulla disposizione e sugli accostamenti delle piante, sul loro periodo di fioritura, su come organizzare e strutturare lo spazio utilizzabile. E’ consigliabile, ancor prima di scegliere le piante, pensare a come organizzare lo spazio: dove mettere il prato e quanto ampio questo deve essere, dove collocare la zona per i pranzi all’aperto, dove mettere la piscina o la vasca d’acqua, dove creare una zona d’ombra o una zona in pieno sole, dove inserire il pergolato o la tettoia per l’automobile. Il disegno in scala consente di capire se le varie zone del giardino sono proporzionate tra loro.

La scelta delle piante

Fatto ciò si sceglieranno le piante: gli alberi, gli arbusti, le erbacee perenni. Queste dovranno essere scelte in base agli effetti cromatici che si vogliono ottenere. Ad esempio si può puntare a concentrare la fioritura in alcuni mesi (in genere due o tre) in questo modo si avrà un forte impatto cromatico limitato, però, nel tempo. Oppure si possono scegliere le piante in modo tale da avere fioriture scalari durante tutta la stagione vegetativa. In quest’ultimo caso le fioriture appariranno distribuite “a macchia di leopardo” durante l’anno. Oltre alla fioritura (colore e epoca) è bene pensare anche alla distinzione tra sempreverdi e caducifoglie. Conviene sempre inserire un po’ di sempreverdi nel giardino perché questo non risulti del tutto spoglio in inverno. Per la scelta delle piante occorrerà valutare anche le loro caratteristiche morfometriche cioè quanto possono diventare alte e quanto si possono sviluppare in larghezza. Spesso accade di mettere a dimora alberi a 2-3 metri da casa e poi scoprire che questi alberi, una volta divenuti adulti, creano problemi alla casa stessa perché troppo grandi. A questo riguardo conviene consultare i cataloghi dei vivaisti, le pubblicazioni specifiche sull’argomento oppure cercare informazioni in internet.

La scelta dei materiali

Un altro aspetto da considerare in questa fase è la scelta dei materiali. Ad esempio la pavimentazione potrà essere in pietra naturale o in ghiaietto piuttosto che in autobloccante o in pietra artificiale. Così la pergola o il gazebo potranno essere in legno o in ferro o in entrambi i materiali. Anche in questo caso occorrerebbe farsi un’idea dei materiali andando a vederli e informandosi sulle loro caratteristiche (ad esempio se sono gelivi, se si arrugginiscono facilmente, se devono essere trattati periodicamente per proteggerli dal sole o dalle intemperie). Esistono rivenditori di materiali per pavimentazione e di arredi e anche molti siti internet. Si dovrà considerare anche se illuminarlo e dove inserire i corpi illuminanti qualora si sia presa questa decisione. I corpi illuminanti potranno essere a vista o nascosti nelle pavimentazioni o tra la vegetazione. Nel caso siano a vista è importante il loro design perché devono essere in sintonia con lo stile del giardino.

La realizzazione: successione dei lavori

Una volta definita chiaramente l’idea del giardino che si vuole ottenere, quali sono gli elementi che lo compongono e come questi elementi devono essere organizzati tra loro, si passa alla realizzazione. A questo riguardo conviene compilare uno schema delle varie fasi e decidere chi dovrà eseguire le operazioni delle singole fasi.

Permessi e autorizzazioni

La prima fase sarà quella di verificare se per la realizzazione di alcune componenti occorrano autorizzazioni da parte di Enti pubblici (per lo più Comune o organismi statali). Questo riguarda, ad esempio, la realizzazione di elementi strutturali quali muri, casette in legno per il ricovero degli attrezzi (la cubatura che non richiede autorizzazione varia da Comune a Comune), piscine, serre, riporti di terra, abbattimenti di alberi. In caso di scavi è bene accertarsi che non ci siano linee sotterranee che attraversano il giardino (elettrodotti, gasdotti, metanodotti, linee telefoniche speciali). Così come prima di recintare l’area del giardino occorre sapere se esistono servitù di passaggio. Gli interventi in un giardino storico vincolato dalla Soprintendenza devono essere da essa autorizzati così come sono soggetti ad autorizzazione anche interventi prossimi ai corsi d’acqua. E’ buona norma informarsi presso gli uffici comunali preposti (solitamente di edilizia privata) prima di procedere all’avvio dei lavori, meglio ancora prima di elaborare l’idea di giardino.

Preparazione del sito

Prima di avviare i lavori di realizzazione occorre accertarsi, soprattutto nel caso in cui ci si trovi in aree di nuova edificazione o di case ristrutturate, che le imprese di costruzione non abbiano lasciato nel terreno materiali inidonei quali rottami, mattoni o tegole rotte, sacchi di calce, blocchi di cemento o quanto altro potrà disturbare le successive operazioni. Così come occorrerà eliminare, se presente la vegetazione infestante, effettuare la lavorazione del terreno se questo è compattato, verificare se il drenaggio delle acque meteoriche è sufficiente ad evitare ristagni idrici. L’analisi del terreno consente di individuare carenze o caratteristiche strutturali delle quali si dovrà tenere conto per la scelta delle piante. Ad esempio se c’è poca sostanza organica, se c’è molta argilla, se il terreno è sabbioso, se è calcareo, se è acido, se è basico.

Tracciamento

Una volta ultimata la preparazione del sito si procederà al tracciamento degli spazi del giardino: aiuole, percorsi, zone a prato, ecc. Ci si può aiutare col solito gesso in polvere sapendo però che questi, in caso di pioggia scomparirà o si vedrà con difficoltà. In caso di aiuole regolari, percorsi geometrici, prati regolari si può procedere a segnare i perimetri mediante picchetti di ferro e filo da muratore. In caso di giardini o spazi irregolari si possono delimitare i perimetri mediante cannette di bambù infisse nel terreno. In questo modo, ancor prima di iniziare i lavori, si ha la possibilità di verificare sul posto se, il disegno del giardino in scala reale, ci piace o no e se, nel caso, sia necessario apportare alcune modifiche sul campo.

Interventi strutturali

Gli interventi strutturali riguardano la realizzazione di opere che formeranno l’ossatura del giardino. ad esempio: laghetto, piscina, percorsi e pavimentazioni, cordonature di delimitazione delle aiuole o di settori, serra, gazebo, pergolato, casetta per gli attrezzi. Questi vengono realizzati per primi perché richiedono libertà di movimento all’interno del sito e calpestio del terreno. Da ricordarsi sempre di prevedere di posizionare tubi di collegamento in materiale plastico, di adeguate dimensioni, per consentire di passare sotto le pavimentazioni con i tubi dell’irrigazione o con i cavi elettrici.

Gli impianti

Si passerà quindi a realizzare l’impianto elettrico, e qui occorrono elettricisti professionali e le linee principali dell’impianto d’irrigazione. Queste operazioni, infatti, prevedono scavi e il passaggio di mezzi meccanici (come ad esempio la catenaria) per cui anche questi hanno bisogno di un terreno libero da vegetazione. L’impianto d’irrigazione non richiede particolari professionalità e con un po’ di abilità potrebbe essere messo in opera anche in casa. Esistono infatti, soprattutto per piccoli giardini dei kit già predisposti per queste necessità. Qualora sia previsto un azionamento automatico dell’impianto mediante elettrovalvole e programmatore elettronico, i collegamenti elettrici devono essere fatti da elettricisti professionali.

Le piante

Finalmente, dulcis in fundo, si procede alla messa a dimora delle piante, iniziando con gli alberi per poi passare agli arbusti e finendo con le erbacee, avendo l’accortezza di completare poi l’impianto d’irrigazione distribuendo l’ala gocciolante tra la vegetazione appena piantata, o in fase di piantagione se il giardino è grande e siamo in una stagione primaverile-estiva. L’ultimo in assoluto sarà il prato che verrà seminato però, solo dopo aver completato l’impianto d’irrigazione a pioggia.

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