















Il terrazzo rappresenta la stanza all’aperto di molte abitazioni poste in un contesto urbano o periurbano. Uno spazio squisitamente privato, sopraelevato, che si presta alla sua trasformazione in un microgiardino sospeso in aria. Però perché la cosa funzioni occorre considerare aspetti tecnici e funzionali affinché l’agognato paradiso privato non si trasformi in un purgatorio.
Le regole generali
Portata dei solai
Innanzitutto occorre considerare la portata del solaio del terrazzo cioè che carico (peso) il terrazzo può sostenere. I valori possono essere compresi tra 200 e 500 Kg/mq ma mai affidarsi al caso o alle supposizioni: è sempre bene informarsi dal costruttore o dall’amministratore del condominio chiedendo una risposta scritta sull’effettivo peso che il terrazzo può sostenere. Per cercare di contenere i carichi, qualora necessario, sarebbe opportuno un’oculata scelta dei materiali coi quali costruire il giardino del terrazzo. Per quanto riguarda il terreno è meglio ricorrere a terreni alleggeriti in cui la terra vegetale è mescolata a materiali inerti a basso peso specifico quali pomice, argilla espansa, roccia vulcanica. Se si prevede di aggiungere una pavimentazione meglio ricorrere al legno che ha peso specifico ridotto rispetto alle pietre naturali.
Acqua
Uno dei problemi che possono insorgere, anche dopo molti anni, è dato dalle infiltrazioni d’acqua. Le piante vanno innaffiate e le loro radici possono fuoriuscire dai contenimenti ed andare a intasare i tubi di scarico o creare piccole crepe nella pavimentazione. E’ importante ricorrere a sistemi di contenimento del terreno che siano autonomi dalla pavimentazione del terrazzo in modo tale da evitare problemi d’infiltrazione di acqua causati dall’allestimento verde. A questo proposito si può ricorrere a fioriere, sia progettate ad hoc che presenti in commercio le quali sono staccate dalla pavimentazione, meglio se dotate di piedini o piccoli rialzi come, ad esempio, teli con intercapedini per il passaggio di acqua e aria, che riducano la superficie di contatto con la pavimentazione del terrazzo, migliorando, in tal modo, l’aerazione della stessa e quindi favorendo una più rapida sua asciugatura in caso di pioggia o di irrigazioni abbondanti.
Le fioriere, poi, devono essere provviste di fori di drenaggio per consentire, in caso di piogge prolungate o irrigazioni eccessive, il drenaggio del terreno. Se tali fori non fossero presenti si rischierebbe, nei casi sopra riportati, di vedere morire le piante per asfissia delle radici o per marciumi radicali. Solitamente le fioriere in commercio sono già provviste dei fori di drenaggio mentre per quelle progettate o per quelle realizzate in opera (in cemento, in mattoni o altri materiali inerti) occorre dare informazioni precise a chi le realizza al fine di evitare “incidenti di percorso”.
Impianto d’irrigazione
E’ una scelta indispensabile in quanto il terreno di coltivazione delle piante non beneficia delle riserve idriche che i terreni accumulano in profondità. Per cui, le piante del terrazzo, non possono avvantaggiarsi della risalita capillare dell’acqua, cosa che avviene in piena terra. Per cui ricorrere ad un impianto d’irrigazione automatico diventa assolutamente vincolante. Inoltre l’irrigazione automatica è controllata da centraline programmabili per cui si può tranquillamente prevedere di bagnare di notte, di eseguire bagnature di breve intensità che hanno lo scopo di tenere umido il terreno durante i periodi più caldi e più siccitosi dell’anno e consente anche di andare in vacanza senza doversi preoccupare eccessivamente per la salute delle piante del terrazzo.
Scelta delle piante
Le piante, al di là delle questioni essenzialmente estetiche, dovrebbero esser scelte anche in base a parametri agronomici. Innanzitutto verificare l’esposizione ovvero quali parti della terrazza sono in pieno sole per tutta la giornata, quali lo ricevono solo al mattino, quali solo alla sera e quali solo per poco tempo e quali restano in ombra. Questa è una prima e insormontabile discriminante. Scegliere le piante in funzione delle loro esigenze di esposizione. Un altro parametro è quello della caducità delle foglie. Le piante a foglia caduca hanno il vantaggio di creare ombra in estate e di favorire il riscaldamento della parte esterna della casa in inverno contribuendo a deumidificare i muri e, in piccola parte, a ridurre i costi di riscaldamento della casa. Lo svantaggio deriva dal fatto che se in estate queste piante schermano dalla vista dei palazzi vicini i dei vicini di pianerottolo in inverno tale schermatura viene meno. Un altro parametro di cui tener conto è l’invasività delle piante derivante dalla loro parte ipogea (sotterranea). I bambù, ad esempio, presentano i rizomi che sono fusti sotterranei, dotati, come tutti i fusti, di gemme dalle quali si possono formare nuovi germogli. I bambù, in fioriera tendono a sostituirsi alle altre piante grazie ai loro rizomi ma possono riservare anche altre spiacevoli sorprese, se i loro rizomi riescono ad uscire dallo spazio in cui sono confinati. I rizomi del bambù sono particolarmente “forti” e “aggressivi”. Analogo problema può accadere con le piante del genere Campsis (spesso erroneamente indicate come “Bignonia” che hanno radici avventizie e apparati radicali molto vigorosi. In tempi recenti mi è capitato di osservare le radici di Campsis infilatesi tra polistirolo e cemento in una impermeabilizzazione della pavimentazione di una terrazza !! Sempre per quanto riguarda le capacità di diffusione sono da sconsigliarsi piante che hanno semi ad elevata germinabilità che attecchiscono con estrema facilità. Tra queste si ricorda Centranthus ruber (meglio noto come Valeriana rossa).
Organizzare gli spazi
Volendo utilizzare al meglio il terrazzo, se la superficie lo consente, occorre definire, prima di intervenire con la sistemazione definitiva, quali sono le funzioni che dovrebbe contenere. Tra le varie possibilità ci sono quelle di pranzare all’aperto, leggere o prendere il sole, di avere una piccola piscina in cui bagnarsi durante le calde estati di questi ultimi anni, creare quinte per separare il terrazzo dalle viste dei fabbricati vicini, creando quinte che indirizzino lo sguardo verso punti focali del paesaggio circostante.
(La realizzazione delle terrazze fotografate è di Hydroplants di Modena)
Dott. Agr. Eraldo Antonini
Studio Genius Loci
Tel 059 31 85 63
Sito web: www.studioeraldoantonini.it