


















Quando si pensa al colore nel giardino, sicuramente, prima di ogni altra cosa, vengono in mente le fioriture, poi i prati dal verde smagliante, ma riflessione più approfondita porta a considerare molteplici e più differenziati aspetti
Dettagli ed elementi di arredo, strutture, pavimenti, facciate architettoniche e anche il colore dell’acqua contribuiscono in modo spesso determinante all’aspetto complessivo di un giardino. Nel giardino, come negli interni, con il colore si può valorizzare, esaltare, sottolineare, ma anche imbruttire e creare confusione visiva.
Per me, ogni abitazione parla in modo esplicito dei suoi abitanti, del loro carattere, dei loro gusti, abitudini ed esigenze, e, come progettista, traggo sempre preziosi spunti già dal un primo incontro con il committente nella sua abitazione e capto alcuni segnali importanti per la stesura del progetto degli esterni, che dovrebbe essere sempre una estensione ideale degli interni.
Niente di più sbagliato che imporre a un allegro estroverso il rigore dei monocromatismi, o al minimalista le esplosioni di colori allegramente misti, o al tradizionalista scelte stravaganti: essi, per istinto e per carattere, ben presto riuscirebbero, in modo assolutamente inconscio, a modificare le scelte attuate fino a renderle più consone al loro gusto personale.
Colori su colori esistenti
Se si lavora in presenza di un’abitazione e/o di strutture preesistenti: bisogna quindi valutare attentamente i colori di intonaci, persiane, pavimenti, scale, tende da sole, mobili. Talvolta la situazione esistente suggerisce la valorizzazione discreta, come per esempio nel caso di pavimenti particolarmente belli e luminosi che si possono accompagnare nel modo più sobrio ed elegante con semplici siepi sempreverdi. Altre volte, potrebbe essere il contrario: pavimentazioni di colore spento e di finitura mediocre si possono mimetizzare con allegri bordi misti di fioriture in forma libera, che diventerebbero il punto focale della situazione.
Anche per le facciate delle case vale questo concetto: un colore bello e luminoso si può sottolineare con una pianta dalla forma geometrica e dalle foglie verdi e lucide, oppure si può esaltare con un rampicante in un colore complementare o di contrasto, mentre per un colore triste si consiglia la mimetizzazione con un rampicante coprente e/o di abbondante e allegra colorazione delle fioriture.
La regola essenziale è sempre questa: i colori luminosi si sottolineano con colori sobri, oppure si esaltano con contrasti e sfumature,
i colori cupi si mimetizzano con colori forti e allegri e/o con coperture sempreverdi.
Colori e libertà di scelte
Nel secondo caso invece, non esistono ancora architetture e/o strutture, si lavora sul nuovo. In questa situazione, la libertà di scelta è assolutamente libera. Prima di buttarsi però in un orgia di colore, conviene una considerazione sulla luminosità naturale del luogo, in quanto i colori, come si sa bene, assorbono o riflettono la luce ricevuta. Anche qui si potrebbe stabilire una regola: se la luce ambientale è poco luminosa conviene utilizzare colori caldi, se invece la luce naturale è molto luminosa, si possono sperimentare anche colori scuri.
Basta pensare all’enorme differenza che c’è, specie nelle mezze stagioni e in inverno, tra la luce naturale al mare, rispetto alle pianure nebbiose del nord, o alla luce in montagna. Ho sperimentato muri e pavimenti blu, verdi e anche neri in ambienti luminosi mediterranei, ottenendo risultati piacevolissimi, mente nelle regioni settentrionali preferisco usare colori caldi che hanno il vantaggio di illuminarsi al minimo raggio di sole, regalando anche in pieno inverno una piccola illusione d’estate.
Attenzione ai materiali
A seconda del materiale, i colori scuri assorbono molta luce e quindi molto calore: questa caratteristica rende alcuni materiali quasi inutilizzabili, come in pavimentazione vicino alle piscine, dove sicuramente si cammina spesso a piedi scalzi. Sul potere di assorbimento, ne sa qualcosa chi usa le comodissime docce solari: tra i modelli tubolari disponibili in più colori, rendono molto meglio quelli neri, blu e verdi rispetto a quelli gialli e bianchi!
Colore e vegetazione
Sarebbe invece lezioso voler spiegare a parole il giusto abbinamento cromatico della vegetazione di un giardino. Troppe sono le possibili combinazioni, troppe anche le piante con fioriture colorate e foglie di ogni sfumatura immaginabile. Ecco solo alcuni punti essenziali.
Effetto inverno
Tanto si è parlato di questo effetto, facendo credere che il giardino in inverno può essere colorato e vitale quanto in estate. Non sono affatto d’accordo, e peraltro sarebbe davvero innaturale, cosa c’è di più bello che la ripresa della vegetazione dopo l’inverno, il prorompente schiudersi di gemme e boccioli, e cosa più sognante delle sfumature ardenti della vegetazione autunnale? È vero che esistono piante con rami colorati, foglie sempreverdi screziati e conifere, ma in linea di massima anche le foglie sempreverdi in inverno, proprio per una reazione al freddo, assumono un colore più spento e cupo. L’inverno è un periodo di riposo e il giardino lo dimostra in modo naturale, sconsiglio quindi vivamente di riempirlo di conifere e altri sempreverdi: si ottiene un effetto statico ed innaturale, privandosi di spazio e della gioia delle fioriture e del fogliame colorato.
Il giardino monocromatico
Per intenditori e collezionisti, il giardino monocromatico è un gioco botanico basato sulla scelta di un colore unico in tutte le sue sfumature, dove diventa essenziale l’abbinamento sapiente tra forme, volumi, specie e varietà botaniche.
Dare luce e prospettiva
Con il colore si possono ottenere effetti particolari di luce e di prospettiva: un angolo buio e/o particolarmente ombreggiato e per questo poco in vista si illumina e prende vita con l’inserimento di fioriture bianche; una pianta dalla fioritura sgargiante, o una scultura, come punto focale al termine di un’asse visivo rendono più interessante la situazione, un arco coperto di bougainvillee, di rose o di altri rampicanti può aiutare a distrarre lo sguardo da situazioni laterali poco decorative.
Sperimentando il colore nel giardino si ritrova questo elementare piacere conosciuto la prima volta nell’infanzia