


















Un fascino fluido, una sensazione di divertimento e fresco ristoro, il potere di rilassare e far ritrovare se stessi…
Dall’antichità, fino ad oggi, in tutti i tempi, è uno degli elementi che più si presta in giardino ad essere giocato in mille variazioni..
Nei giardini egiziani l’elemento focale erano le decorative vasche centrali, mentre altre vasche, più piccole, poste in vari angoli nei pressi delle aiuole, servivano essenzialmente per irrigare le piante.
Nella Francia di re Luigi XIV, in residenze regali, come Versailles, c’erano grandiose opere, su canali e laghi artificiali si muovevano ogni sorta di barche, gondole e gondolieri fatti arrivare appositamente da Venezia, mentre una vera “flotta da giardino” con tanto di ammiraglio inscenava battaglie navali nei canali.
La fantasia, nella costruzione degli impianti d’acqua dei giardini, non si mai è fermata, neppure davanti alle più estrose realizzazioni… Oggi, però, per motivi ovvi di spazio e di economia, si realizzano opere più modeste, ma non ci si priva del piacere dell’acqua.
Fontane, ruscelli, sorgenti, vasche, semplici botti, giochi, piccoli canali, laghetti e piscine tradizionali o biologiche, grandi o piccole, per ogni situazione si trova una soluzione dal sapore squisitamente personale.
Come e cosa scegliere?
Una sicura indicazione per scegliere l’impianto che fa al caso nostro è determinata dalle aspettative e dal rapporto che abbiamo con l’acqua. C’è chi desidera un angolo sognante, con una piccola vasca, magari circondata da una delicata vegetazione acquatica, ideale per ritirarsi e rilassarsi dopo una faticosa giornata lavorativa. C’è chi invece aspira a un impianto più in vista, movimentato con giochi d’acqua e di notte illuminato con effetti speciali, tutto a puro scopo decorativo. C’è ancora chi preferisce un quieto laghetto dove coltivare piante acquatiche e palustri e anche qualche pesce; sono gli appassionati della natura, che saranno spesso accanto al loro laghetto per osservare fauna e flora. Ci sono poi i tanti appassionati della piscina che oggi hanno l’imbarazzo della scelta: piscina tradizionale o biologica, vasca grande, o vasca piccola attrezzata con impianto controcorrente, o vasca superaccessoriata con idromassaggio e aromaterapia inclusa… Anche una vasca, o un ruscello per il gioco dei bambini, possono diventare il punto di maggiore attrazione di tutto il giardino.
Cosa evitare?
Inesperienza, cattivi e poco professionali consigli, incertezza nel gusto portano abbastanza frequentemente a impianti poco soddisfacenti, sia sotto l’aspetto estetico che quello tecnico.
Sono da evitare:
• vaschette posizionate casualmente nel mezzo di prati aperti, ambientate approssimativamente e senza connessione con l’ambiente, in genere anche sproporzionate rispetto allo spazio circostante
• ambientazioni con roccaglie, assolutamente fuori luogo, con cui si cerca di mascherare bene o male i bordi di plastica
• vasche prestampate che ammiccano con vari livelli già presenti al loro interno: risulta difficilissimo un inserimento naturale nell’ambiente e solo una mano veramente esperta riuscirebbe a mimetizzare le pareti verticali, scegliendo piante e ambientazioni ottimali; per lo più, queste vasche diventano un triste groviglio di substrati, pietre e piante poco adatte, che fanno intravedere pareti in plastica e bordi malamente inseriti nel terreno
• abbellimenti a bordo vasca con fioriture annuali, poichè solo pochissime di questi sono in armonia con l’ambiente acqua e viene quindi a mancare il collegamento estetico tra acqua e terra
• assortimenti vari di pozzi finti o i numerosi animali e animaletti in plastica, in finta pietra o graniglia gettonatissimi nei gardencenter, come ranocchi, cigni, papere e aironi, da posizionare sui bordi e dentro l’acqua: sono una caduta di stile che può rovinare anche un bel impianto
Depurare si o no?
La differenza essenziale è tra impianti d’acqua con o senza fauna e flora.
Nel primo caso, qualsiasi depurazione con prodotti chimici è da scartare subito: piante acquatiche e palustri, come anche pesci non potrebbero vivere. Diffidiamo però anche dei tantissimi prodotti offerti in commercio per la depurazione dello stagno: molti sono costosi quanto inefficaci!
• Quantità d’acqua: per ottenere la migliore qualità di acqua, il primo passo si fa durante la costruzione. Una regola sempre valida è che maggiore è il volume d’acqua, migliore sarà la sua qualità.
• Superficie e profondità: molto importante è anche il rapporto tra la superficie dell’acqua e la sua profondità. Una superficie totale di 10mq con una profondità massima di 1 o 1,5m darà risultati nettamente migliori di una superficie molto più grande con profondità 30 – 40 cm!
• Piante acquatiche: se scelte con criterio depurativo e in quantità giusta, assumeranno in seguito buona parte del “lavoro”.
• Circuito: è sempre molto utile un circuito d’acqua anche minimo, che si può creare con una pompa. L’acqua si ossigena leggermente e la superficie rimane più pulita.
• Posizione dell’impianto: è un altro elemento determinante, infatti in un posto soleggiato per almeno 4 –5 ore al giorno le fioriture acquatiche si sviluppano bene, mentre le restanti ore della giornata in penombra eviteranno l’eccessiva formazione delle alghe nell’acqua.
• Pesci: da evitare una sovrapopolazione di pesci, essi soffrirebbero e risulterebbe anche eccessivo il carico inquinante.
Nel caso l’acqua diventasse molto torbida, piena di alghe e/o di cattivo odore, prima di acquistare costosi prodotti dell’effetto incerto, conviene fare un’analisi in laboratorio per intervenire nel modo giusto e mirato sul problema.
Impianti senza piante e pesci
Se invece l’impianto è senza piante, nè pesci, le possibilità sono due: la più semplice, adatta per vasche e fontane piccole, è quella di prevedere durante la costruzione uno scarico di fondo: quando l’acqua non è più pulita, si scarica senza problemi (riutilizzandola per innaffiare il giardino!), si pulisce bene il fondo della vasca e si riempie con acqua fresca.
Per impianti di dimensione maggiore, occorre prevedere una depurazione chimica, che in genere avviene in una cisterna a parte; è più impegnativo ed è necessario l’intervento di un apposito tecnico. Molte ditte che costruiscono piscine, si occupano anche di queste tecniche per laghetti e fontane. Se si opta per questa soluzione, serve uno scarico in fognatura, dato che l’acqua è trattata chimicamente! Occorre considerare anche che questa è la soluzione è più costosa e meno ecologica.
Piante attorno all’acqua
Le piante acquatiche e palustri sono necessarie non solo perchè fanno parte dell’ambientazione, ma anche perchè la vegetazione, nelle soluzioni più belle, fa intuire la presenza dell’acqua ancora prima di vederla!
Tra le più belle piante attorno all’acqua si contano gli infiniti generi di bambù (tra altri, Sasa, Phyllostachys, Semiarundinaria, Pseudosasa,Chusquea), tutte le varietà di Hosta, Rodgersia aesculifolia, le moltissime varietà da terra, palustri ed acquatiche di Iris, la spendida e maestosa Gunnera, Heuchera, Astilbe e Geranium che copre completamente il suolo.