






Luogo di frescura e manzoniana memoria, dove trascorrere sereni pomeriggi a leggere e a ricamare
Sono passati vari anni dal mio incontro con Luisella, eravamo in Inghilterra per visitare giardini con un viaggio organizzato. Non ho mai dimenticato la sua grande passione per il giardinaggio e la sua notevole conoscenza delle piante; c’è stata subito simpatia tra noi, eravamo due giardiniere e parlavamo la stessa lingua. Finalmente ho avuto la possibilità di rincontrarla e di visitare il suo giardino che si trova a Mandello del Lario, un antico paese sul ramo di Lecco del lago di Como e, come immaginavo, il giardino, di sapore antico, ha il fascino delle cose create con amore. Luisella ha comperato, 15 anni fa, una vecchia casa padronale con annesso un campo di patate, che nel passato era un vigneto e ha cominciato, anno dopo anno, a creare il suo giardino, diventando nel tempo sempre più una giardiniera appassionata.
Nel cuore del vecchio borgo, antiche mura circondano il giardino, fiorite dalla inusuale presenza di Actinidia kolomikta e di achebia; una rosa ‘Mermeid’ e Trachelospermum jasminoides completano il quadro. Appena entrati, tra un vecchio melograno e due Prunus, antico retaggio, si intravede una pergola che copre una grande terrazza coperta dal bianco pizzo del Poligonum e dalla rara Rosa ‘L’Heritierana’, priva di spine e le cui foglie diventano gialle e rosse in autunno. Dalla pergola, scendendo alcuni gradini, si entra nel giardino ricco di alberi particolari, scelti con senso del bello e delle proporzioni. Nel piccolo boschetto troviamo una Gleditschia japonica, una Metasequoia, un Cercidiphyllum, un liriodendro tulipifero ed un faggio rosso.
Di fronte al piccolo boschetto, un grande prato, circondato da rose e cespugli da bacca e da foglia, che rendono piacevole l’insieme tutto l’anno. Un raro Loropetalum dalle foglie bordeaux è accostato a Kolkwitzia, che fiorisce di rosa tra cespugli di Rosa chinensis ‘Mutabilis’. Grandi cespugli di Rosa ‘Cecile Brunner’ continuano a fiorire, durante la bella stagione, con ai piedei la piccola e generosa R. ‘The Fairy’. Sullo sfondo, un Euonymus alatus si trasforma in autunno in una splendida macchia di colore. Sparsi attorno al prato, molti Crataegus laevigata ‘Paul’s Scarlet’ che, nella tarda primavera, fioriscono rosso rosato in perfetta armonia con le foglie bordeaux di Cotinus coggygria ‘Royal Purple’. Il terreno neutro, leggermente acido, permette con un po’ di aiuto, di coltivare camelie e azalee, che in aprile accendono il giardino sui toni del rosa intenso con, sullo sfondo, le leggiadre fioriture del Cornus florida. Oltre il bosco, è stato piantato un frutteto, decorato da grandi cespugli di rose botaniche, come la R. moyesii ‘Geranium’ e la R. foetida ‘Bicolor’. Archi di rose ‘Cecile Brunner’ e ‘Pierre de Ronsard’ dividono il frutteto dall’ orto decorativo, dove ortaggi, fiori e frutti minori si mescolano come negli antichi orti conclusi. Su una vecchia casetta di pietra in fondo all’orto, una grande Rosa banksiae e cespugli di more senza spine si intrecciano in un abbraccio armonico. Piante autodisseminanti, come le speronelle, il papavero della California, la nigella e papaveri in varietà fioriscono le parti assolate del giardino. Attraverso un grande portone di legno nel muro di cinta, ritorno nella vecchia stradina del borgo, con la sensazione di aver lasciato un luogo pieno di fascino e di mistero.
Foto Giustino De Lorenzo