Inverno in un luogo deliziosamente romantico, di misurata eleganza, con un tocco di sorridente “decadentismo”
Siamo in Piemonte, nel Canavese, vicino a Ivrea, dove le valli alpine nella loro vertiginosa discesa verso la pianura formano variegate e frastagliate ondulazioni collinari, costellate di laghi e punteggiate da numerosi castelli.
Il castello di Strambinello è in realtà un palazzotto di campagna, in cui fascino è affidato semplicemente alla geometria delle piane superfici, squadrate, appena incise da secenteschi intagli ovali a livello dei solai e dall’arco del portone. In queste geometrie, delle quali fa parte anche la corte quadrata, le cui eventuali rigidità risultano smussate dalla variegata tonalità dell’intonaco lavorato dal tempo, si inserisce felicemente il giardino.
Il giardino è stato costruito ex novo negli ultimi quindi anni sullo spazio della corte del castello, poichè solamente alcuni vecchi bossi, cresciuti disordinatamente perchè non più potati, fanno pensare a un giardino all’italiana scomparso nei terreni retrostanti che salgono verso i monti.
Il giardino, sostenuto da un’alta muraglia che cade a strapiombo sulla Valchiusella, può apparire come un terrazzo affacciato su incontaminate colline.
L’idea fondamentale del proprietario, Santino Calderan, nel restaurare il giardino fu quella di ricreare i vecchi cortili delle case canavesane, dove le mescolanze di fiori che coprono la fioritura tutto l’anno, contribuivano a dare un’immagine di continuità a chi attrversasse i paesi, quasi una sorta di grande giardino, interrotto qua e là dalle case. In quei vecchi cortili tutti i fiori avevano, pur nei loro diversi colori, una stessa tonalità, colori tenui, meno accesi degli ibridi moderni e quindi facili da amalgamare.
L’inverno, con le nevicate che scendono dai monti vicini, non riesce a mitigare il fascino del giardino, sottolineando geometrie dei rami, evidenziando i rilievi dei vasi, creando un arabesco e fiabesco “sogno bianco”, ovattato e silenzioso.
Il giardino, è visitabile previa telefonata al n. 0125 766 33, è abitato dal sig. Santino Calderan, restauratore, arredatore e pittore, dalla moglie Maria Luisa, medico veterinario, dalle loro figlie e da due cani.