










A monte un’alta siepe di Prunus laurocerasus nasconde la strada, verso valle invece lo sguardo spazia senza confini tra viti di Nebbiolo che mantengono intatto il carattere rurale tipico delle Langhe. Nella proprietà elementi distinti, per la forma geometrica, si combinano tra loro creando un insieme armonioso, equilibrato ed estremamente funzionale. I materiali della casa, a pianta rettangolare progettata da Luciano Cane, sono quelli della tradizione, accostati in modo insolito a calcestruzzo, vetro e acciaio.
Il vetro, protagonista privilegiato, verso est, separa la cucina e il soggiorno dal giardino, di forma trapezoidale, senza interrompere la continuità progettuale. La piscina a sfioro, dall’insolita forma a conchiglia, è collegata all’abitazione da una terrazza realizzata suddividendo la superficie in diverse campiture, delimitate da blocchetti di pietra verde Roya. All’interno delle campiture ciottoli informi di marmi dai colori diversi creano sfumature del bianco, del rosa e del grigio. Il giardino moderno e raffinato, completa il progetto architettonico e addolcisce le linee geometriche e i materiali utilizzati, dal metallo alla plastica e al vetro. Le curve di livello sono state modificate con la realizzazione di terrazzamenti lignei per permettere l’inserimento della piscina e il progettista, che ha studiato ogni elemento architettonico e paesaggistico, ha valorizzato le zone fruibili e naturalizzato quelle marginali per ricreare un legame con l’ambiente. Solo la casa emerge come un tempio sulla collina.
Vicino alla casa, una bordura segue l’andamento curvilineo della piscina. I colori sono delicati, Convolvulus cneorum dal fogliame grigio metallizzato e fiori bianchi, lavanda alternata a piccole rose, Abelia grandiflora e ancora piccole rose con le sfumature del rosa. Abbinamenti messi in risalto dalla zona a prato che degrada dolcemente verso il limite della proprietà, dove gli alberi da frutta si collegano con le vigne confinanti. Un melograno interrompe la bordura e si contrappone alla ringhiera del terrazzo, posta dall’altro lato della piscina e realizzata con funi in acciaio ingentilite da Trachelospermum jasminoides.
Dalla terrazza, alcuni gradini scendono al gazebo, realizzato su disegno del progettista in acciaio con telo in PVC: da questa zona intima e protetta, si gode una vista spettacolare sul castello di Serralunga d’Alba. Spazi aperti e pergole si alternano su livelli diversi dove sempre il legno è l’elemento di contenimento del terreno. Glicine e rose ‘Marmeid’ corrono su fili metallici e un pergolato in legno e acciaio diventa l’elemento di congiunzione con le vigne circostanti. A nord altre aiuole bordano la proprietà e ortensie bianche e rosa pallido si alternano a Cornus dalle foglie variegate. Ancora colori e abbinamenti delicati che esaltano e sono esaltati dai materiali trasparenti e riflettenti, motivo conduttore del progetto globale.