






Giardino di piante grasse a Pantelleria
Amante delle piante fin da ragazzo, il proprietario ne ha progettato e curato la realizzazione negli anni 80, integrandolo poi nel tempo con nuove cactacee e succulente scoperte negli anni. Il giardino s’inserisce in una proprietà molto più ampia (35.000mq) e circonda una serie di “dammusi” (le tipiche abitazioni pantesche) ristrutturati con discrezione e inseriti naturalmente nel contesto.
Il progetto nacque dall’idea di utilizzare pianti naturali dell’isola, come lentisco, mirto, ligustro e leccio, alcune lasciate crescere spontaneamente, altre potate e sagomate, abbinate ad altre in grado di adattarsi al carattere dell’isola, ai suoi venti e alla sua salsedine.
In origine gran parte della zona, ora giardino, era vigna alla maniera del luogo, con viti basse e ricurve. Il proprietario iniziò creando un perimetro di acacie (piante che crescono in fretta e vivono circa una ventina di anni), così da proteggere l’area dai venti forti della zona, aggiungendo poi gli olivi e infine, all’interno, le piante più delicate.
Nel corso degli anni sostituì le acacie con piante australiane appartenenti al genere Metrosideros (della famiglia del mirto) e introdusse buganvillee, piante di ibisco, Eritryna caffra, Eritryna crista-galli, oleandri, limoni, aranci, mandarini, albicocchi, palme (Phoenix canariensis e Washingtonia) e poi nel terreno verso il mare piante grasse prevalentemente americane, acquistate prima a Palermo, poi a Pantelleria nell’azienda agricola “Il Giardino di Rekhale” (Christian Mair e Helena Thurner), Cactacee mescolate con agavi, aloe ed euforbie di vari tipi.
Naturale proseguimento della casa sono i pergolati in legno di iroko (il legno usato per le imbarcazioni, molto resistente all’umido) di ispirazione giapponese, che ospitano divani e poltrone in midollino e la piscina circondata da palme, piccola per scelta, per non dimenticare mai lo splendido mare di Pantelleria. Completano il giardino, le vasche con l’acqua per gli animali di passaggio e le sculture di Giovanni Tufano che si integrano armoniosamente nel paesaggio.