









Tra gli olivi, con la nostalgia del mare
L’architetto Renato Ventura decide 14 anni fa di andare a vivere in Umbria in un vecchio casale di pietra, affacciato su una valle di olivi con sullo sfondo Todi. Con il restauro della casa, inizia anche la costruzione del giardino ispirandosi ai ricordi della sua infanzia trascorsa tra Napoli e la riviera amalfitana.
La visita del suo giardino inizia dalla parte più bassa e salgo attraverso stretti sentieri lastricati di pietra verso la sommità di una piccola collina, dove sorge la casa, circondata da terrazze e pergolati ombrosi, profumati di essenze mediterranee. Il fascino e il mistero dei giardini di Anacapri e di Sorrento è una presenza costante, non solo per la scelta delle piante, ma anche per la struttura a terrazze e per i percorsi ombrosi tra pergole di vite, gelsomini, rose e glicini. Piccole soste nel percorso a sorpresa sono create da giardini segreti dalla struttura geometrica o da terrazze coperte da pergole.
Come sempre nei giardini mediterranei sono state usate molte piante sempreverdi dalle foglie profumate come: alloro, pittosforo tra cui Pittosporum tenuifolium, mirto, bosso, usato sia per le siepi, sia potato a palla.
L’acqua è l’altro elemento caratterizzante che è presente in tutto il giardino. Una grande piscina-vasca di forma ottagonale è stata costruita a metà della collina circondata dalla vegetazione lussureggiante, puntellata da piante un po’ esotiche come Phormium, Yucca e con nella parte alta, più riparata, una piccola palma. Ti affacci sulla valle e invece di Todi sullo sfondo ti aspetti di vedere il mare. Vari tipi di orci e anfore smaltate creano dei punti focali tra la vegetazione e collezioni di vasi di limoni, pelargoni profumati, camelie e palle di sempreverdi decorano le splendide terrazze vicino alla casa, piccoli salotti all’aperto.
Pergolati di vite vite, gelsomini, rose e glicini
Il luogo è di un gusto squisito e in compagnia di questo affabile e raffinato signore napoletano percorro la parte più alta del giardino costituita da una grande roccaglia, fiorita con erbacee perenni come Hemerocallis e Sedum e con piantine annuali.
Ci sediamo ad ammirare il giardino dall’alto, sotto un pergolato di vite, (uva fragola, pizzutello, uva italia), sulla destra scorgo un piccolo orticello decorativo di erbe aromatiche e insalatine.Una seconda pergola di glicine e Rosa ‘Iceberg’ copre la tavola per mangiare all’aperto, sotto sono appesi vecchi cesti di vimini di tutte le forme e dimensioni.
Passando attraverso la casa, esco dalla porta principale e ammiro per ultimo il giardino d’ombra davanti all’ingresso, forse la parte più intensamente napoletana di tutto il percorso. Le aiuole sono strutturate e coperte di tappezzanti dal sapore un po’ antico: ciuffi di felci, macchie di viole, edere, Ophiopogon, Lamium, camelie, peonie, vasi di terracotta con Aspidistra e Asparagus. L’atmosfera è piena di fascino e di intensi aromi, mi assale una struggente nostalgia dei giardini di Capri e di Sorrento e, quasi per magia, mi ritrovo all’improvviso, passato il cancello, nel paesaggio bucolico e abituale della verde Umbria.
Profumi mediterranei di alloro, pittosforo, mirto, bosso
( Foto di Giustino De Lorenzo)