Giardino di Villa Bellaria nel Piacentino

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Inserito armoniosamente nel paesaggio dolce delle colline piacentine, ne emerge per il suo carattere fortemente mediterraneo

Un viale di gelso e un viale di pini marittimi, due stradine serpeggianti, portano alla villa e alla zona rustica, dove la vecchia torre e la limonaia si scorgono da lontano e colpiscono per le tante varietà delle rose rampicanti. Alcune piccole, antiche e delicate, accostate alle moderne ‘Pierre de Ronsard’, altre più grandi giallo pallido o rosso scuro.

La casa padronale divide e collega visivamente, attraverso larghe porte vetrate, due giardini romantico-paesaggistici: uno pianeggiante verso nord-est, l’altro che digrada dolcemente verso il fondovalle a sud-ovest. In quest’ultima zona, protetta dai venti, all’inizio del secolo, furono introdotte nuove specie arboree sensibili ai climi freddi: cipressi, palme, olivi, corbezzoli, allori e melograni. La loro ottima acclimatazione ha creato un micropaesaggio di grande solarità.

Il restauro ha portato alla luce la struttura originaria del parco, con sentieri e aiuole dall’andamento sinuoso e ha arricchito l’insieme con nuovi bordi misti d’arbusti ed erbacee perenni. Gruppi di rose inglesi, azalee, iris, spiree, Hibiscus syriacus, Hemerocallis, agapanti contrappongono le loro sfumature di colore ai verdi-grigi delle piante aromatiche. Qui, infatti, una grande aiuola di forma libera, con timo, salvia, menta, lavanda, origano, aneto, melissa e molte altre erbe ancora, colpisce oltre che per i suoi accostamenti anche per la sua compostezza scultorea. Dietro l’aiuola, costeggiando la casa un passaggio tra rose bianche ‘White Mediland’ introduce nello spazio verde più ampio e più ombreggiato della proprietà, delimitato da siepi miste di olmo, biancospino e viburno.

Grandi aiuole a prato, quasi circolari, collegate da sentieri in ghiaia sono ombreggiate da alti cedri del Libano, pini neri, cipressi, tassi e allori. Sotto piante sia da foglia che da fiore, quali ellebori, hoste, dicentre, bergenie, felci e anemoni. Queste specie sono state attentamente scelte in modo da avere una fioritura scalare con predominanza di rosa e bianco. Il giardino settentrionale termina con una collezione di ortensie con tonalità del viola, tra loro la delicata Hydrangea macrophylla ‘Ayesha’. Da qui attraverso il vecchio frutteto si accede alla zona piscina con progetto completamente nuovo che s’inserisce perfettamente nel contesto.

Accanto alla casa poi vi è una vasca di ninfee ed un boschetto di bambù che fanno da quinta al rustico ricoperto di vite vergine. In autunno la parete del piccolo edificio diventa rosso fuoco e crea un forte contrasto con i bossi potati a sfera, elementi di estrema semplicità, ma dal grande impatto estetico-ornamentale, che diventano il filo conduttore di un giardino complesso e ricco di fascino.

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