










Ristrutturazione di un giardino sulle colline dell’Appenino piacentino
Ecco come, quello che era solo un grande terreno accanto a un casale di campagna, ha assunto un’aria nuova e originale, grazie alle bordure che circondano il prato centrale, da cui si gode una bellissima vista sul paesaggio.
Com’era
La costruzione è a forma di U con entrata principale laterale, una corte interna e un rustico a fienile. Prima degli interventi, il terreno si presentava immediatamente degradante verso valle in direzione di un grande recinto per i cavalli che delimita la proprietà. Ermanno Casasco, il paesaggista che ha realizzato il progetto, così ci descrive lo stato preesistente del luogo: “Dal cancello si entrava direttamente nel giardino prospettante l’entrata principale del casale. Il giardino presentava una forte pendenza verso valle ed era caratterizzato da una strada circolare che ne occupava tutto lo spazio. Un’altra strada (tangente la strada circolare verso valle) portava al parcheggio e al fienile costeggiando l’edificio e tagliando in due la parte in piano del giardino esistente”.
Com’è
“Ecco i punti fondamentali dell’intervento: innanzitutto è stata eliminata la strada circolare, poi è stata resa pianeggiante la parte del giardino di fronte all’entrata principale del casale e costruita una pavimentazione a ‘terrazza’ di fronte alla casa in modo da creare un luogo di intrattenimento per pranzare all’aperto. Infine è stata creata una barriera di verde all’ingresso in modo da garantire privacy al giardino e non consentire la vista dell’interno dal cancello d’entrata”.
Il giardino
Il giardino di apre sull’entrata principale, un’aiuola scherma la vista dell’ingresso: è formata da ginestre, viburni, Osmanthus, ortensie, Cotoneaster, Nandina, due esemplari di Ginkgo biloba e Quercus palustris.
Un bell’esemplare di Chamaerops excelsa (o Trachycarpus fortunei) che un tempo si trovava al centro del giardino d’ingresso, è stato spostato sull’angolo dell’edificio, mentre lungo la parete sono stati inseriti Rhynchospermum jasminoides, glicini, lillà, ortensie, Osmanthus, olivi, e costruita una vasca simile a un abbeveratoio.
La strada d’ingresso è stata spostata sul lato estremo del pendio con l’accorgimento di leggeri terrazzamenti (per impedirne lo smottamento) senza dover ricorrere a costose palificazioni. Lungo il suo percorso sono stati piantati alberi da frutto: pere, mele, ciliegie, albicocche e amarene.
Anche la scarpata che costeggia la strada che porta al recinto dei cavalli ha cambiato aspetto grazie a ginestre, rose, edere, melograni, lillà, viburni, Cotoneaster, Elaeagnus, noccioli, amarene, rosmarini e lavande. Sul lato della casa che divide il giardino d’ingresso da quello dietro della corte interna è stato costruito un fossato per accentuare l’idea di castello che l’edificio ricorda e per arieggiare la cantina sottostante.
La Corte
Anche all’interno della corte, che presenta una forma a U, sono stati fatti alcuni importanti interventi strutturali, studiando un movimento di terra per portare il più possibile in piano il prato. Il grande arbusto di alloro (Laurus nobilis), già presente, è stato ripulito dai rami più bassi e lasciato crescere ad alberello in modo da gettare più ombra e garantire maggiore vista sul paesaggio.
La strada che corre tangente la corte e che conduce al fienile è stata raccordata a quella spostata che conduce al cancello d’ingresso. Si sono create quindi due zone: il giardino frontale o d’ingresso esposto a sud e quindi ben soleggiato per i periodi più freddi, e quello della corte più fresco ed ombreggiato per il periodo estivo. Ai piedi della scarpata trova posto una grossa aiuola al cui interno “brilla” una collezione di rose e fioriture estive.
(Foto di Giustino De Lorenzo)