Giardino degli uccelli ad Acqui Terme

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Giardino botanico di piccole dimensioni, progettato come uno spazio privato, il Birdgarden, stupisce, soprattutto in autunno, per la varietà dei colori, la quantità di bacche diverse e per il delicato inserimento in una struttura preesistente ricca di fascino. Le origini del Castello dei Paleologi si possono far risalire, in base alle fonti storiche, al XII secolo, modificato e ampliato nel corso dei secoli, fu poi restaurato in tempi recenti. Dal 1967 in un’area del Castello ha trovato sede il Museo Archeologico Comunale, continuamente arricchito nel corso degli anni dopo i vari ritrovamenti avvenuti in Città (La Aquae Statiellae dell’epoca romana).

In seguito, la riqualificazione di 3000 mq di area verde, posta all’esterno del Museo ma compresa all’interno delle mura, ha dato vita a un Birdgarden di grande interesse botanico e paesaggistico. Il progetto realizzato dall’Architetto Alessandra Leoni e dalla dottoressa Angela Zaffignani Mezzatesta è un giardino naturale concepito come vera e propria oasi, dove è possibile osservare ambienti diversi che, consolidandosi, diventano rifugio e luogo di nidificazione per uccelli, insetti, anfibi e piccoli mammiferi. Il progetto tende a valorizzare le specie arboree che, pur essendo presenti intorno alla città, non vengono più osservate con la giusta attenzione.

Il giardino si sviluppa su due livelli altimetrici divisi, ma collegati tra loro da una rampa pedonale che definisce gli spazi, in modo naturale e dove gli alberi esistenti, carpini, tigli, cedri, ippocastani, si affiancano alle nuove essenze creando ambienti estremamente caratterizzati.

Lo spazio inferiore, quello dell’ingresso, è impreziosito dalle aiuole delle erbe aromatiche, dallo stagno, dalle bordure di fiori misti e dalla parete di piante rampicanti.

Quello superiore, è un giardino pensile su cui si affaccia il loggiato del Museo, e qui affiancano gli alberi esistenti, abeti, ginepri, carpini, arbusti autoctoni dal biancospino al maggiociondolo alla rosa canina al corniolo. Tutte queste specie, nei diversi periodi della fioritura e della fruttificazione, sono in grado di attirare e alimentare uccelli vari, come capinere, cinciallegre, verdoni e numerose farfalle.

Nello stagno al livello più basso, sono state inserite piante sommerse, galleggianti e da ripa e tra le ninfee bianche si possono osservare varie forme di vita: uccelli, insetti e piccoli anfibi. Lungo il muro di pietra che delimita e sostiene la rampa di raccordo tra la parte bassa e la parte alta, una grande aiuola di erbacee perenni, crea con le fioriture che si susseguono, dalla primavera all’estate, effetti cromatici di grande spettacolarità.

Un giardino che non vuole stupire con inserimenti di piante esotiche o rare, ma studiato per contribuire alla creazione di un ambiente dove uccelli, insetti e piccoli mammiferi possano vivere e riprodursi in armonia con gli uomini.

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