Giardino con gioco di colori invernali

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Sulla sponda lombarda del lago Maggiore, in uno spazio aperto e in pieno sole, dove il clima è mite, e azalee, camelie e rododendri s’inseriscono in modo naturale nel paesaggio, Maria Grazia Campagnani ha progettato un giardino che dà il meglio di sé nella stagione più fredda, quando i colori si rincorrono e giocano in un balletto tutto invernale.

La paesaggista è intervenuta con delicati inserimenti nel verde intorno alla casa e ha creato un nuovo paesaggio verso ovest, dove solo alcune conifere interrompevano la linea dei prati circostanti. Vicino agli alberi secolari che proteggono la proprietà, Cedrus deodora, Chamaecyparis, abeti, due bellissimi faggi e un noce, ha realizzato una “stanza” delimitata da quattro archi di rose ‘Iceberg’ e da pareti di rose rugose, bianche e porpora. Attraverso uno degli archi si accede al frutteto che collega la zona antica alla recente.

A nord, accanto a fichi, meli e peschi, una lunga aiuola di erbacee perenni, con fioriture gialle e blu, lascia correre lo sguardo verso la campagna; una semplice staccionata in legno suggerisce il confine della proprietà senza chiuderla visivamente. Si susseguono specie diverse tra cui Rudbeckia, Coreopsis alcune euforbie, santoline, e una pianta di Bidens, che inserita in questa aiuola si é poi disseminata ovunque e ora punteggia di giallo anche la nuova superficie.

Nel terreno, che alterna due scarpate interrotte da strisce pianeggianti, compare un giardino dove anche gli alberi spogli sono scenografici. Nella prima scarpata grandi macchie di cespugli a fiore si alternano a macchie dai colori particolari: in estate regalano ricche sfumature di verde che in inverno trasformano nei colori caldi del tramonto. Nella stagione fredda e secca, Ceratostigma willmottianum diventa rosso, Cornus stolonifera ‘Flaviramea’ mostra i suoi i rami gialli, Nandina domestica offre grappoli di bacche vermiglie.

A sud-ovest ancora giochi di colori: Chamaecyparis lawsoniana ‘Lanei’ sempreverde fa da sfondo a macchie di Cornus dai rami arancio e rossi (Cornus alba ‘Spaethii’ e Cornus alba ‘Sibirica’).  I Cornus, veri protagonisti, senza foglie creano giochi di colori e di linee che diventano astrazione e sottolineano la ricerca dell’equilibrio formale della progettista.

Nella seconda scarpata, magnolie, faggi, cedri e alcuni aceri con foglie di varie sfumature fanno da sfondo ai cespugli e alla lunga aiuola rosso fuoco di Nandina domesticaFire Power’. In primavera il terreno si ricopre di Crocus di vari colori, mentre in estate si colora con grandi macchie di iris e di anemoni.

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