










Profumi mediterranei e ricordi di viaggi in Oriente
“La Mandragore” è inserita in un’area di 2.800 metri quadri tra bosco e mare. La casa e il giardino sorgono in una zona destinata in origine alla coltivazione in serra di garofani, abbandonata poi in seguito allo sviluppo turistico del dopoguerra. Acquistata da una baronessa parigina negli anni ’50 la casa venne costruita con spessi muri in pietra, sullo stile della “bastide” e il giardino fu trasformato in un enorme e variegato roseto, conservando agavi e cipressi secolari. Alcune rose antiche ancora vivono, ma molti cipressi vennero eliminati per lasciare posto a piante tropicali e alla coltivazione biologica di verdure, alberi da frutto e odori mediterranei.
Le aiuole, nel rispetto dell’atmosfera selvaggia del posto, divennero sede di rare collezioni di peonie e più vicino alla casa di fiori da taglio con fioriture che si alternano nelle varie stagioni.
La ristrutturazione della casa fu fatta nel rispetto di quell’energia d’altri tempi che si respirava tra le mura in pietra e sotto le volte a spicchio. Colori chiari e solari, ricordi di viaggio in giro per il mondo, collezione di conchiglie provenienti dall’Australia e da oceani lontani, atmosfere indiane e antichi strumenti musicali che fanno parte della personalità e dell’esperienza di vita della padrona di casa, legata alle filosofie orientali.