























Un tempo qui, in questo idilliaco angolo della quieta e fertile campagna olandese, c’era una fabbrica di mattoni. L’argilla veniva scavata poco lontano, in una cava ora esaurita e scomparsa da decenni; gli operai lavoravano per produrre i materiali da costruzione che servivano a ricostruire e rilanciare l’Olanda dopo i disastri della II guerra mondiale. L’aria era pervasa dalle polveri della fornace, ovviamente non dotata di tutti i requisiti di controllo e sicurezza del nostro tempo; la polvere rossastra si posava ovunque, coprendo alberi e cespugli con un velo pallido che solo le piogge insistenti riuscivano a trascinare via, lasciando a terra un fango sottile e appiccicoso. Poco lontano, l’argine di una diga sul fiume Waal segnava il confine tra la terra e le acque.
Una trasformazione totale
Oggi tutto questo è scomparso, e l’area è diventata un parco naturale, sui due lati del fiume. Ed è qui che nel 1974 venne a vivere una coppia di agricoltori. In pochi anni la fabbrica di mattoni dismessa e abbandonata è stata eliminata e sostituita con una graziosa casetta circondata da prati e alberi: una vera immagine da illustrazione di libro di fiabe, o da libro di lettura delle elementari… Visitando in primavera la casa e la tenuta di Margriet e Fons Strijbosch si rimane colpiti dall’idilliaca semplicità del luogo, dalla pace e dal senso di ordine, accoglienza e bellezza che hanno saputo dare a questo loro rifugio domestico, lontano dall’Olanda vivace ed effervescente delle città, a due passi dalle acque pulite e scintillanti raccolte dalla diga.
Il recupero dei segni del passato
Eppure, anche nell’ambito della trasformazione totale che ha cancellato i segni della cava e della fabbrica, Margriet e Fons Strijbosch sono riusciti a conservare i segni del passato: “Abbiamo voluto ricordare la fabbrica, soprattutto in onore ai tanti abitanti del villaggio che qui hanno lavorato duramente”, spiega Margriet. “Un tempo c’erano anche i binari e due piccole locomotive che tiravano i carri merce con i mattoni fino a un punto di scambio ferroviario. I binari sono diventati oggi una pista ciclabile, e i capannoni che ospitavano le locomotive sono oggi utilizzati per le attrezzature agricole”. Una parte dei trasporti avveniva invece via acqua sul fiume Waal, e il porticciolo al quale arrivavano i carri tirati da buoi o cavalli per trasferire i mattoni sulle chiatte è oggi diventato un piccolo porto turistico.
Anche il grande forno per i mattoni non esiste più, ma una delle sue pareti rustiche è stata conservata, come memoria del passato; e in giardino, qua e là, ci sono antiche pietre lavorate che erano poste a decorazione dell’ingresso alla fornace, sui pilastri del cancello.
Il contatto fra natura e giardino
Inizialmente, Margriet e Fons Strijbosch si sono dedicati principalmente a realizzare la loro casa e avviare le attività agricole (foraggi e allevamento di pregiate razze bovine da latte). “Abbiamo iniziato a occuparci del giardino alcuni anni fa, ed è scattata una molla di passione che non sapevo di avere”, sorride Fons Strijbosch. “Insieme a mia moglie ho dedicato grandi energie alla risistemazione dei terreni, rimediando al “deserto” che avevamo trovato a metà degli anni ’70. Abbiamo realizzato aree erbose, piantato alberi e arbusti, ricollocato le siepi campestri che in passato non mancavano mai e che portano gli insetti impollinatori ai nostri alberi da frutto”. Poi Margriet e Fons Strijbosch hanno cominciato a piantare fiori, ovviamente tanti bulbi: ma invece di metterli in bordure ordinate e geometriche hanno preferito lasciarli liberi sull’argine della diga. In primavera il prato in pendenza, esposto a sud-ovest, è ricchissimo di colori: crochi e scille, poi narcisi e giacinti, e infine tulipani di ogni colore che fioriscono fino a maggio, sostituiti poi da papaveri e altri fiori estivi. Intorno alla casa, tanti vasi accolgono altre fioriture, e negli angoli ombrosi fioriscono scille e fritillarie. Margriet e Fons Strijbosch coltivano anche specie e varietà di chionodoxa ed Erythronium, a cui tengono particolarmente. “Sono piccoli fiori timidi e precoci, che segnalano l’arrivo della primavera”, spiega Margriet. “Si moltiplicano da soli, e ogni anno non sai dove ne troverai… è una sorpresa continua!”
In bici sull’argine
Il giardino e la casa sono oggi nel territorio di una riserva naturale. “Abbiamo deciso di rispettare questo ambiente così incantevole, e per questo il giardino è coltivato esclusivamente con metodi biologici. Oggi anche le nostre campagne sono state convertite al biologico: il latte delle nostre mucche è venduto con il marchio bio, e ne siamo orgogliosi”, afferma Fons. “So che l’Olanda, e l’Europa, non sono più ciò che erano 40-50 anni fa, e che l’inquinamento ha devastato tanti territori. Per questo siamo orgogliosi e convinti che questo piccolo scampolo di campagna naturale sia da proteggere, e da amare”. Ogni fine settimana, centinaia di persone percorrono le ciclabili un tempo occupate dai binari e pedalano energicamente sull’argine della diga, fermandosi ad ammirare e fotografare lo spettacolo del giardino dei Strijbosch, prima di fare tappa a una vicina locanda dove il tempo sembra essersi fermato. Una pausa di sapori tipicamente olandesi, e poi un’altra pedalata verso casa, rigenerati dal paesaggio e dall’aria profumata.
Informazioni utili
• Il giardino di Margriet and Fons Strijbosch è nei pressi del villaggio di Ooy, non lontano dal confine con la Germania, a circa un’ora e mezza da Amsterdam. Il giardino è visitabile su richiesta, mail: f.strijbosch@jur.ru.nl.
• L’Olanda è un’inesauribile riserva di bellezze naturali. Per informazioni e programmare il viaggio: www.holland.com/it.
• Tra le tante idee primaverili, da non perdere in Olanda, dal 2 aprile al 7 maggio c’è il festival dedicato al tulipano nel grande polder chiamato “Noordoostpolder”. Si tratta di un vasto terreno strappato nel 1940 al mare, a più di 4 metri sotto il livello del mare. Qui si potranno osservare più di 2000 varietà di tulipani e percorrere un itinerario di ben 106 chilometri, la “Van Stavoren Tulip Route”.