ITALIA – EMILIA Villa Spada nel centro di Bologna

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Chi visita Bologna ed è interessato ai giardini storici non può mancare di fare una visita a Villa Spada nel centro di Bologna, sui primi declivi collinari. Si tratta di un sito storico diventato di proprietà del Comune emiliano negli anni Sessanta del secolo scorso. Le origini della villa sono antiche. La villa, nel Settecento, fu proprietà dei Zambeccari, una delle più importanti famiglie di Bologna, che trasformò il casino rustico, che sorgeva nei pressi di via Saragozza, in villa gentilizia. Jacopo Zambeccari, incaricò l’architetto e ingegnere Giovanni Battista Martinetti (1764-1830) di ristrutturare la villa, probabilmente, risale a questo periodo la formazione del giardino formale che ancor oggi si può ammirare. Giovanni Battista Martinetti, nacque in Svizzera e si trasferì a Bologna nel 1775. Laureatosi nella città felsinea, ricoprì importanti incarichi tra cui la sistemazione della strada Porrettana che collega Bologna a Firenze, il progetto di ristrutturazione della Montagnola, il più vecchio giardino pubblico di Bologna, la progettazione dei gabinetti d’Anatomia dell’Università di Bologna; a Roma dal 1818, progettò il macello pubblico e partecipò agli interventi di bonifica dell’Agro pontino.

Nel 1820 la proprietà fu acquistata dalla marchesa Beaufort, moglie del principe Clemente Spada a cui si deve l’attuale nome della villa e del giardino. A questi si deve l’ampliamento della proprietà su via Saragozza. Nel 1811 fu acquistata dai Marescotti poi dai Levi e infine dal tenore Antonio Poggi (1806-1875). Nel 1849 fu sede del Quartier generale austriaco e, nella torre presente nel giardino verso via Saragozza, furono imprigionati, in attesa dell’esecuzione, i patrioti Ugo Bassi e Giovanni Livraghi. Nel 1912 diventò di proprietà del principe turco Omar Sharif per poi passare alla famiglia Pisa nel 1920 che la mantenne sino agli anni Sessanta del Novecento, quando fu acquistata dal Comune di Bologna. Si deve ai Pisa l’apertura dell’accesso principale su via Saragozza.

Il giardino è formato da una parte formale, con aiuole all’italiana, poste su una zona terrazzata e da un parco paesaggistico. Le terrazze sono collegate tra loro da scale in muratura ed erano ornate da vasi e statue, ora dispersi. Del complesso statuario resta una scultura rappresentante Ercole e sopravvive pure una vasca d’acqua ai cui lati vi sono sedute in muratura.
Attualmente la villa ospita il Museo Storico Didattico della Tappezzeria e il giardino, restaurato intorno al 1977, è aperto al pubblico. In occasione del restauro, al posto della statue disperse sono state inserite riuscitissime sculture moderne dello scultore bolognese Nicola Zamboni dedicate alla donne partigiane.

Particolarità del giardino:
1. Il giardino è disposto su terrazze per movimentare la composizione, sfruttando il fatto che l’area sorge nella zona pedecollinare di Bologna
2. L’uso sapiente della prospettiva per realizzare punti di vista (cannocchiali ottici) che consentono di creare, in un piccolo spazio, un percorso articolato pieno di sorprese
3. La terrazza-belvedere, creata per avere un punto di vista che consente di abbracciare, con lo sguardo, l’intero giardino all’italiana e il collegamento del giardino alla villa
4. L’inserimento, ben riuscito, delle sculture moderne eseguite da Nicola Zamboni, al posto di quelle originali, perdute nel corso del tempo
5. Il collegamento tra giardino “all’italiana” e giardino “all’inglese”. Il giardino “all’inglese” enfatizza, con le quinte vegetali, il giardino “all’italiana” e fornisce al visitatore una zona meno strutturata dove passeggiare e riposarsi

La visita
Villa Spada è a Bologna, in centro, tra via di Casaglia e via Saragozza
È aperto al pubblico, ad ingresso gratuito
All’interno della villa si trova il Museo della Tappezzeria

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