



Rimedi biodinamici poco costosi e molto efficaci
Durante l’estate possono verificarsi situazioni climatiche estreme quali caldo secco, alte temperature o periodi piovosi umidi. Il compito del giardiniere e dell’ortolano biodinamico è di poter far fronte in ogni momento a queste situazioni improvvise senza utilizzare sostanze chimiche di sintesi, ma inserendosi in maniera armonica nei processi naturali del vivente. Una regola importante dell’agricoltura biodinamica è il ciclo chiuso, ovvero trovare le risorse per curare il proprio orto o giardino all’interno della Natura e del proprio contesto.
Siccità
In caso di siccità si può lavorare preservando l’umidità del suolo con la pacciamatura fatta con paglia o foglie secche, ma si può anche favorire l’attività microbiologica del suolo al fine di mantenere attivo il potere colloidale assorbente della terra, in particolare per favorire l’entrata della rugiada nel terreno.
Questo si può ottenere attraverso l’utilizzo di una pianta spontanea che oserei dire quasi miracolosa, è l’ortica. L’ortica infatti è ricca di ferro, di magnesio, di azoto e d’importanti mucillaggini capaci di nutrire la terra e le piante. E’ un ottimo concime e rivitalizzante.
Si mette un chilo di ortica fresca in un secchio con 10 litri di acqua, si chiude con un coperchio e si lascia macerare dai tre ai sette giorni. Il liquido poi andrà filtrato ed utilizzato diluito ulteriormente, utilizzando un litro di macerato in 40 litri d’acqua. Il forte odore che il macerato emana non deve preoccupare, l’operazione che andremo a compiere verrà ripagata da piante belle forti e lussureggianti.
Il macerato diluito va distribuito al piede delle piante oppure anche spruzzato sulle piante, sempre la sera tardi. Questo macerato ha anche un’azione rinforzante e disinfettante contro diverse patologie. Si ripete l’operazione una volta ogni tre giorni per almeno tre quattro volte. Si noterà nel suolo purché quest’ultimo sia ombreggiato, l’aumento dell’attività microbiologica e un maggior trattenimento nel suolo della rugiada. In questo modo il macerato di ortica oltre a concimare le piante agirà per la difesa dei danni da siccità.
Si ottiene un effetto bagnante molto forte quando si distribuisce il macerato con la luna in cancro (vedi calenario biodinamico).
Ortica per prevenire i danni da siccità
Tempo piovoso
Nel caso fossero previste piogge o periodi con il cielo coperto allora potremo affidarci ad un’altra pianta spontanea: Equisetum arvense.
Cresce lungo i fossi e nelle zone umide. L’equiseto ha degli elementi importanti come il silicio e lo zolfo che hanno un forte effetto nel controllo delle diverse patologie fungine.
Allo stesso modo dell’ortica, si può raccogliere 1 kg di equiseto fresco e metterlo a macerare in 10 litri d’acqua. Di tanto in tanto lo si mescola. Dopo cinque-sette giorni va filtrato, diluito 40 volte e spruzzato sulle piante e sulla superficie del suolo, possibilmente al mattino presto quando le piante sono ancora bagnate di rugiada. Il macerato di equiseto porterà un impulso energetico-omeopatico importante per la prevenzione di molte patologie fungine.
Questo macerato va spruzzato dopo la pioggia, ogni volta che piove, non ha un effetto curativo ma preventivo. Si ottengono particolari benefici quando viene spruzzato in giorni con un impulso di luce (vedi calendario biodinamico).
Equiseto per prevenire le malattie fungine
Nel caso non avessimo piante fresche, sia l’ortica che l’equiseto, si possono acquistare secchi in erboristeria. In questo caso adopereremo cinque etti di sostanza per 10 litri d’acqua, attuando lo stesso procedimento sopra descritto.
Il rafano per il controllo dei nematodi
Il rafano o Cren può essere proficuamente impiegato nella cura delle piante. Deve essere coltivato ai bordi dell’orto o in angoli un po’ nascosti del giardino e comunque in pieno sole. Questa pianta possiede la capacità di controllare le popolazioni dei nematodi (sorta di piccolissimi “vermi” che danneggiano le radici delle piante). Il rafano possiede infatti delle sostanza in grado di attirare i nematodi e nello stesso tempo anche di sterilizzarne i maschi. Vengono così abbattute le popolazioni di nematodi presenti.
Un’altra virtù di questa pianta è la capacità di essere battericida-disinfettante. Può essere impiegata nel seguente modo: si raccolga la radice fresca, si lavi accuratamente, se ne prendano circa due etti e la si metta in un frullatore o la si grattugi. La si metta poi in 10 litri d’acqua e la si lasci in ammollo in un secchio con il coperchio per 5-7 giorni mescolandola ogni due giorni. Il macerato così ottenuto va filtrato e spruzzato tal quale sulle piante, sempre la sera tardi. Ha la capacità di disinfettare da molti batteri nocivi e agire da repellente per diversi insetti nocivi.
Nel giardino biodinamico conviene sempre riservare un angolo per la coltivazione di queste piante e di altre ancora. Inoltre risulterà pratico tenere a portata di mano dei secchi con acqua per essere pronti a fare i macerati. I macerati infatti costano molto poco, sono semplici da eseguire e sono molto efficaci. La biodinamica è anche questo: risparmiare e divertirsi coltivando.
I disegni sono di Daniela Baldoni