Autore: Paolo Cottini

Violette

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Le violette orticole – non le specie spontanee dei boschi e dei prati, come la profumatissima mammola, ma i piccoli ibridi creati dall’uomo – per lungo tempo hanno sofferto una crisi d’identità, forse anche perché nei centri di giardinaggio sono sovente poste in vendita accanto alle pansé, o “viole del pensiero”, che sono un po’ come delle loro vecchie zie,

Verbene

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Duemila anni fa, nel mondo dei Romani, la comune verbena dei prati e dei luoghi incolti (Verbena officinalis) godeva di una fama eccellente, perché mentre da un lato veniva usata all’inizio dell’anno nuovo come simbolo di buon auspicio, d’altra parte è tradizione che fosse con il suo succo che si tentò di tamponare il sangue delle ferite di Cristo durante

Tricyrtis

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Certe piante hanno avuto in sorte un destino tanto bizzarro quanto difficile, a volte fin dal momento della loro scoperta in natura. Prendiamo come esempio le Tricyrtis, che oggi si vanno gradualmente rivalutando dopo ben centocinquanta anni dal loro arrivo nel mondo occidentale: una lunga parentesi durante la quale non hanno mai vissuto momenti di vera gloria, come invece meriterebbero.

Tillandsia

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La patria delle piante appartenenti al genere Tillandsia è l’America, considerando tutta la fascia che va dalla Florida e dal Texas fino ad Argentina e Uruguay, passando per tutto il Centro-America. La concentrazione massima di quelle azzurre o grigie, che sopportano meglio la siccità, si ha proprio qui, mentre tante T., che assomigliano più alle classiche bromeliacee d’appartamento, vivono nella

Tanacetum

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  C’è chi lo considera un’armata Brancaleone e chi, invece, ritiene che l’eterogeneità delle sue truppe sia una valida risorsa. In verità, il genere Tanacetum ha tutta l’apparenza di essere un’invenzione gratuita dei professori di botanica, magari riunitisi un giorno a bella posta per decidere di raggruppare in una sola compagine un gran numero di piante, che più diverse

Tagetes

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Se si vuole avviare il proprio bambino sulla gioiosa strada del giardinaggio, facendo in modo però che la partenza non coincida con una cocente delusione, la carta vincente per accendere il suo entusiasmo si chiama Tagetes. La coltivazione di queste variopinte “margherite” è facilissima, anche in vaso, così che  il successo è garantito al cento per cento. Sbagliare con loro

Sedum

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I botanici professionisti e accademici sono tra le persone più affabili del mondo (nella redazione di Giardini ne abbiamo due, Carlo Del Prete e Patrizio Giulini, con i quali si potrebbero trascorrere giornate intere chiacchierando di piante e di molto altro), ma hanno un difetto: non si mettono mai d’accordo fra loro quando si tratta di stabilire il numero di

Salvie

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Salvia officinalis, appartenente alla famiglia delle Lamiacee, è una pianta xerofila, tipica delle regioni mediterranee, e come tale predilige luoghi assolati e piuttosto secchi ed aridi.

Papaveri

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Simboli di vita

Oxalis

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Se è vero, come è vero, che lo studio più completo, riguardo ad un genere così ricco di specie qual è Oxalis, fu condotto più di 75 anni fa, viene da chiedersi se valga la pena che ne parliamo in questa sede, con l’intento evidente di tesserne l’elogio e di incentivarne la coltivazione. Malgrado tutto, pensiamo che sì: ne vale

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