Autore: Paolo Cottini
Eliantemi

Sembra che gli antichi re persiani fossero soliti ungersi la pelle con un balsamo ricavato dalla bollitura di un piccolo arbusto e di grasso di leone, cui si aggiungevano un pizzico di zafferano ed un goccio di vino di datteri. Sugli effetti pratici di questa bizzarra crema di bellezza, Plinio il Vecchio non si pronuncia, ma precisa che la pianta
Primule orientali

I proprietari di giardini aridi, molto soleggiati e oppressi da temperature africane abbandonino subito i loro sogni, perché le primule raffigurate in queste pagine non potranno mai vivere in ambienti di quel tipo, nemmeno con il massimo impegno del giardiniere più determinato. Tutti gli altri, viceversa, non si curino di certe narrazioni mitologiche secondo cui si tratta di
Potentilla erbacee

Solo a sentire il loro nome verrebbe voglia di coltivarne a centinaia, se si vuol credere alle testimonianze più antiche che le celebrano come erbe di grande fama officinale e, di conseguenza, “piccole ma potenti”. Potentilla, appunto, ma anche “cinquefoglio” o “fragolaccia”.
Gerani erbacei

Non ripeteremo la solita filastrocca e cioè che i Geranium sono cosa ben diversa dai Pelargonium, anche se entrambi i generi, appartenenti alla medesima famiglia, vengono chiamati “gerani”. Ci basta solo ricordare che i primi sono quasi tutti erbacei, mentre i secondi hanno fusti almeno in parte legnosi e succulenti; inoltre i Geranium sono assolutamente rustici, mentre i Pelargonium sono
Crochi primaverili

“In febbraio mi trovo a rimpiangere di non aver piantato un numero maggiore di crochi, tanto affaccendati a spuntare in rapida sequenza. Sono così deliziosi e così piccoli. Coltivati in un vaso o una vaschetta, sono affascinanti per la casa: ricordano i lavori artistici in miniatura creati dal grande artista russo Fabergé, quando i ricchi potevano concedersi simili bizzarrie. Coltivati
Bulbose autunnali

L’impiego in funzione decorativa dei crochi autunnali risale almeno agli inizi del Seicento, quando cioè lo zafferano era chiamato, scientificamente, Crocus vernus sativus autumnalis ed era accompagnato da alcune altre specie che fiorivano nel medesimo periodo. Nel Settecento, l’abate Paolo Bartolomeo Clarici ne elencava sei tipi diversi, ricordando che “il Croco silvestre si coltiva ne’ Giardini solo per il piacere
Bulbose profumate

Il profumo dei fiori è una delle poche cose che affratellano veramente tutti gli uomini d’ogni tempo, luogo e razza. La natura, com’è ovvio, non ha inventato la fragranza delle piante allo scopo di fare un piacere all’umanità, ma, più semplicemente, per attirare gl’insetti impollinatori e far sì che la produzione di semi sia assicurata e che la continuità delle
Anemoni giapponesi autunnali

Uno dei più famosi “cacciatori di piante” anglosassoni della prima metà del XIX secolo fu lo scozzese Robert Fortune, che nel 1842 intraprese un lungo viaggio in Cina, dove era stato inviato con compiti precisi, fra cui quello di mettere le mani sui peschi coltivati a Pechino nel giardino dell’imperatore. Compiuta la missione, egli tornò a Londra nel 1846, carico
Pratoline

Più la vita si fa difficile e stracarica di problemi d’ogni tipo, più siamo indotti a perlustrare strade meno intricate, che ci aiutino a recuperare un attimo di respiro per consentirci di ricaricare le pile e di affrontare, se proprio è necessario, nuovi problemi e nuove complicazioni. In giardino, per esempio, dopo aver subito per anni l’invasione di fiori dalle
Phlox paniculata

Non è così frequente che, nella rubrica dedicata alla “Pianta vedette”, si parli di una sola specie invece che di un intero genere, ma oggi non se ne può fare a meno, perché Phlox paniculata, con le sue innumerevoli varietà, merita questo e molto altro. Gli americani – che la conoscono perfettamente, giacché in natura essa vive negli USA orientali