Autore: Alessandro Mesini
Calabrone

Nel mondo, secondi solo ai coccodrilli, gli insetti della famiglia degli Imenotteri (quindi, api, vespe e calabroni) sono gli animali che provocano il maggior numero di morti. Sono pericolosi non tanto per il quantitativo di veleno iniettato, ma perché la puntura può causare shock anafilattico, spesso con esito letale. La loro presenza in giardino non deve mai essere
Cane e giardino

Cane e giardino: una convivenza non sempre facile, ma possibile…
Non c’è nulla di meglio per chi ha un cane di possedere anche un luogo dove l’animale possa scorrazzare libero, correre, stendersi al sole, giocare. Quando però quello spazio, è un giardino curato, la convivenza può rivelarsi problematica, e non rimane che trovare un equilibrio.
Tartarughe d’acqua

E’ successo molti anni fa. Erano di gran moda i canarini, i bengalini o le cocorite. I cani, tranne rari casi, non si tenevano ancora in casa, i gatti non disdegnavano di dare la caccia ai topi ed i pesci rossi stavano tutti dentro bocce di vetro rigidamente vuote o con sassolini colorati incollati al fondo e piante
Farfalle diurne

Le farfalle oltre che belle sono un importante indicatore: la loro presenza è garanzia di un ambiente sano, naturale ed equilibrato dove è possibile compiere un delicato ciclo biologico come quello dei colorati lepidotteri.
Le farfalle non tollerano i pesticidi e i prodotti chimici, hanno bisogno di angoli tranquilli e a protezione integrale (nessuna pratica agricola), necessitano di una gamma
Corydalis

Piccola, discreta e insolita è una pianta tuberosa poco comune nei nostri giardini sebbene sia presente in molti cataloghi di piante per corrispondenza.
Le specie raccolte nel genere Corydalis, circa 320, sono piante di piccole dimensioni, di aspetto discreto, ma ricercato, per la forma dei fiori che ricorda quella di un’orchidea selvatica. Il nome deriva dal greco antico “korydalis” che
Arvicole

La somiglianza con i topi e con i ratti, ha giocato alle arvicole un brutto scherzo. Da piccoli roditori, simpatici abitanti dei boschi, dei prati e delle ripe, sono diventate il nemico numero uno dell’ordine, della pulizia e della salute dell’uomo.
Favagello

Favagello (Ranunculus ficaria)
Sorprende con la sua fioritura dorata quando la primavera è solo un desiderio: l’erba non è ancora del tutto verde e la nuova vegetazione si mescola con la vecchia
Cince

Sul finire dell’autunno, quando le piante si spogliano e le fioriture giungono al termine, le cince divengono protagoniste del giardino entrando in città e avvicinandosi alle case, in un continuo andirivieni di piccoli voli alla ricerca di cibo. Allegre, colorate, sempre all’erta, ma disposte, se non disturbate, a lasciarsi osservare.
Laurotino o Lentaggine

Laurotino o Lentaggine (Viburnum tinus)
Il viburno tino, Viburnum tinus, chiamato anche laurotino o lentaggine, ha conosciuto nell’ultimo decennio un sempre maggiore successo come pianta da giardino, tanto che quasi non ci si ricorda che è pianta spontanea tipica dell’area mediterranea. Il suo habitat sono i boschi mesofili ricchi di lecci, allori, mirti, corbezzoli, lentischi, filliree, ornielli. Nelle regioni
Verbena officinale

Verbena officinale (Verbena officinalis)
In natura, per il suo carattere discreto e poco vistoso, passa spesso inosservata, e pochi la riconoscono fra le piante spontanee, meno ancora quando è coltivata come ornamentale o come pianta officinale.