
Sul finire dell’autunno, quando le piante si spogliano e le fioriture giungono al termine, le cince divengono protagoniste del giardino entrando in città e avvicinandosi alle case, in un continuo andirivieni di piccoli voli alla ricerca di cibo. Allegre, colorate, sempre all’erta, ma disposte, se non disturbate, a lasciarsi osservare.
Al freddo, sempre affamate
Nei mesi invernali le cince per sopravvivere devono trovare semi in peso pari ad un terzo del loro peso corporeo e per questo non possono fermarsi mai. Si calcola che i nove decimi del tempo di luce delle giornate invernali sono impiegati nella ricerca del cibo. La loro presenza può essere incoraggiata mettendo a disposizione cibo in modo costante. Maggiore sarà il cibo offerto, più numerose saranno le cince che accorreranno nel nostro giardino. Una mangiatoia classica posta su un palo con uno spazio coperto è la scelta migliore. Semi per uccellini granivori, insieme a briciole di pane e dolci, noci, girasole, nocciole, pinoli, formaggio, burro, pezzetti di lardo e carne andranno benissimo. Anche le più semplici collane, o le reticelle appese di noccioline sono molto gradite alle cince. Tutti cibi ad alto contenuto calorico. Le mele, o altra frutta fresca, invece, saranno becchettate distrattamente.
In primavera ed in estate le cince sono meno visibili, perché il loro regime alimentare è completamente diverso. Si nutrono di insetti quali imenotteri, ditteri, coleotteri, e afidi che cacciano in buona parte sugli alberi. Durante l’allevamento dei piccoli, cacciano in preferenza bruchi di lepidotteri svolgendo una preziosa azione di controllo su questi animaletti defogliatori destinati a trasformarsi in farfalle.
Le cince sono gli uccelli ideali per avvicinarsi al birdwatching, perché colonizzano con facilità i nidi artificiali e in primavera fanno la gara a contendersi il cotone messo a disposizione.
La cinciallegra
È la cincia per eccellenza, quella che tutti conosciamo. Ha le parti inferiori di colore giallo e quelle superiori verde grigio. La testa e la gola sono nere e formano con le guance bianche una mascherina facilmente riconoscibile. E’ la più grande del gruppo, circa 14 cm di lunghezza, e s’incontra con facilità nei giardini, nei parchi, fra le piante di frutto, negli oliveti e nei boschi. E’ presente quasi ovunque nel nostro paese, dal piano fino all’alta montagna.
La cinciarella
Anch’essa molto diffusa, è gialla nelle parti inferiore, e azzurra su dorso, testa e ali. Frequenta giardini e parchi con alberi d’alto fusto, e predilige i boschi di quercia. Entra più timidamente nelle cinte urbane.
La cincia mora
Ha la stessa mascherina bianca e nera della cinciallegra, ma tutto il resto del corpo è grigio più o meno scuro. Vive nei boschi di conifere e al sopraggiungere dell’inverno scende dal nord e dalle montagne per avvicinarsi alle città.
La cincia bigia
Preferisce i boschi di latifoglie come castagno, carpino, faggio e nocciolo di collina e montagna. La testa è nera, le guance sono bianche, il corpo è grigio. E’ la più difficile da incontrare nei nostri giardini.
(Disegno di Gabriella Gallerani)