Biacco

di

  • Condividi


Il giardino coltivato sempre più spesso con metodi e prodotti rispettosi della biodiversità e seguendo schemi informali, più ricchi di ripari e di cibo, favorisce il ritorno di molti animali che fino a pochi anni fa vivevano solo in aperta campagna. I primi a reinsediarsi negli spazi verdi della cinta urbana sono stati gli uccelli e gli insetti, seguiti dai mammiferi, e solo alla fine da rettili e anfibi.

Così mentre non impressiona più il ritorno delle cince, l’avvistamento di un falchetto, o la scorribanda di un riccio, la scoperta vicino casa di un grande serpente steso a crogiolarsi sotto i raggi del sole fa ancora gridare.

Distinguere i serpenti velenosi dagli innocui

I serpenti da sempre destano preoccupazione e paura, spesso immotivata, ma sostenuta con forza dalla generale ignoranza che li circonda e non ci permette di distinguerli uno dall’altro.

Prima di agire in modo inconsulto, sfidando il serpente con un randello o una zappa sforziamoci di osservarlo per capire di chi si tratta. Alcuni tratti distinguono i serpenti velenosi da quelli innocui: La postura dei serpenti innocui è rilassata, con la testa al centro delle spire o al suolo, il corpo non presenta strozzature che evidenziano la testa e la coda, la pupilla è rotonda. Le vipere hanno pupilla verticale di forma ellittica, la testa e la coda si staccano dal resto del corpo, la testa è tenuta sempre rialzata, in continua allerta, pronta a colpire.

Osservarli da vicino però non sempre è possibile, ma basta ascoltarne le modalità di fuga per capire di quale tipo abbiamo di fronte: quelli innocui si allontanano precipitosamente causando un gran rumore, le vipere scivolano via in modo silenzioso.

Coluber viridiflavus

Il biacco, Coluber viridiflavus, chiamato anche verdone, è serpente dai costumi prevalentemente arboricoli ed è facile osservarlo in giardino steso sui cespugli, specie quelli delle conifere basse e allargate che offrono un supporto denso e resistente, sempre asciutto.

Pur non essendo velenoso è un animale coraggioso, di carattere combattivo, che attaccato si difende, tanto da rivoltarsi e mordere. Il suo morso è paragonabile per forza e pericolosità a quello di un gatto. Si disinfetta il punto interessato e si osserva ogni giorno per rilevare segni di una possibile infezione.

Non ha paura dell’acqua dove nuota con forza e riesce a catturare pesci e rane. Si muove con agilità sia al suolo sia sulla vegetazione, arrampicandosi anche ad altezze elevate così da poter predare i piccoli nidiacei e le uova. E’ un abile cacciatore che, pur non disdegnando prede di piccole dimensioni, caccia attivamente ratti e altri serpenti, vipere in primis

La testa è piccola, gli occhi sono grandi con pupilla rotonda e nera, il corpo snello e forte, lungo da 120 a 150 cm, fino ai 200. I giovani hanno il corpo bruno con striature orizzontali verdi e macchie gialle. Dal terzo anno di età diventano neri sul dorso e chiari nella regione ventrale.

Si trova dal piano fino a 1500 metri di quota, in aperta campagna, ma anche in orti e giardini, vicino alle case.

Logos Publishing Srl - P.IVA e C.F. 02313240364 - REA Modena No. 281025 - C.S. 42.200 Euro
strada Curtatona n.5/2, 41126 Modena (MO), Italia