Alimentazione del cane

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Nutrire il cane in modo corretto in tempo di crisi economica diventa ogni giorno più difficile ed il tentativo di contenere la spesa può indurre a commettere errori involontari che si ripercuotono in tempi lunghi sulla salute dell’animale. La convinzione che il cane può mangiare tutto quello che proviene dalla nostra tavola non sempre è corretto. Un esempio su tutti: il cane non può mangiare cioccolata, il cacao contiene, infatti, sostanze potenzialmente pericolose per la sua salute, anche se ne è ghiotto. Per comportarci in modo corretto basta fare un confronto fra i cibi forniti dall’industria dell’alimentazione animale e gli scarti di casa.

I cibi confezionati sono caratterizzati da: elevata sicurezza sanitaria, bilanciamento fra le varie componenti nutrizionali (proteine, lipidi, amido, fibra), corretti apporti di micronutrienti (minerali e vitamine), assenza di fattori antinutrizionali (tossine, muffe, minerali pesanti, perossidi).

A fronte di queste caratteristiche di pregio e di queste garanzie di sicurezza hanno però un costo elevato, almeno quelli che non sono compresi nella fascia di primo prezzo.

Gli errori più comuni

Per sostituire gli alimenti confezionati utilizzando al meglio gli avanzi di casa è necessario mettere in atto qualche piccolo accorgimento.

Il primo è la giusta conservazione. La cottura uccide la quasi totalità dei microrganismi presenti, ma rende anche i cibi facilmente contaminabili. L’abitudine di porli in una pentola da conservare sul davanzale o all’aperto è un errore diffusissimo. E’ meglio tenerli in frigorifero fino al momento dell’utilizzo.

Il secondo è la quantità che si somministra. Molti sono soliti mettere a disposizione del cane tutti gli avanzi rimasti. Così, se si hanno avuto degli ospiti o il quantitativo supera in ogni caso la capacità di consumo dell’animale, il cibo è destinato a rimanere nella ciotola per tempi lungi, una o due giornate. In questo intervallo è soggetto a fermentazioni e irrancidimenti, ossidazione e scadimento qualitativo dal punto di vista nutrizionale ed organolettico. Il cane ne consuma sempre meno. Spesso sembra inappetente, ma in realtà rifiuta il “fondo” della ciotola che dovrà essere gettato. Meglio, allora, somministrare gli avanzi un poco per volta, magari affiancandoli ad un cibo secco di buona qualità, ben bilanciato e ricco di vitamine, quasi assenti nei cibi cotti e mal conservati.

La pasta avanzata

La pasta è l’avanzo che più si somministra ai cani, anzi, se ne cuoce un po’ di più appositamente, specie oggi che non esiste una sostanziale differenza di prezzo fra una pasta per cani di qualità ed una per uso umano acquistata nella grande distribuzione. Per migliorarne la digeribilità è consigliato rimetterla nell’acqua bollente, che non si è gettata, per prolungarne la cottura, specie se si è soliti consumarla al dente. Meglio non condirla con sughi, specie se grassi e cotti a lungo. Preferiamo, per migliorarne l’apporto energetico e vitaminico, un po’ d’olio d’oliva o di semi, e carne macinata cruda. Pochi grassi cotti e niente fritti, possibilmente, se il cane gradisce, un poco di frutta.

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